E-health: dall’attuale esperienza alle future opportunità
La digitalizzazione delle cure mediche e gli sviluppi tecnologici a sostegno dell’assistenza sanitaria sono stati al centro del convegno organizzato lo scorso 2 novembre dall’Ordine di Malta presso la Villa Magistrale di Roma, dal titolo “E-Health: dall’attuale esperienza alle future opportunità”. Tema principale della conferenza – trasmessa in diretta streaming – l’enorme trasformazione avvenuta in ambito medico a causa della pandemia di Covid che, come ha detto nel suo intervento di apertura il Grande Ospedaliere dell’Ordine di Malta, Dominique de La Rochefoucauld-Montbel, “ha accelerato l’uso delle nuove e moderne tecnologie, e ne ha sviluppate altre”. Il Grande Ospedaliere ha sottolineato i molti e poliedrici ambiti propri dell’E-Health, come i siti internet di informazione sui temi della salute, la terapia automatizzata online, i consulti via e-mail, le farmacie online, la telemedicina, i sistemi di monitoraggio domiciliare e le cliniche virtuali.
Alla discussione ha partecipato anche Pierpaolo Sileri, sottosegretario italiano alla Salute, sottolineando l’importanza della raccolta dati come strumento essenziale nel guidare uomini politici e di governo, soprattutto a seguito di una pandemia. “L’obiettivo di non lasciare nessuno indietro dovrebbe essere un imperativo per i governi di tutto il mondo”, ha affermato Sileri. “Per questo è importante discutere di come facilitare meglio la più vasta diffusione possibile dell’e-health, non solo come progetti isolati, ma come iniziative strutturate su basi solide e condivise. La cooperazione internazionale è essenziale per garantire a tutti parità di accesso ai servizi sanitari a livello mondiale”.
Malteser International, l’agenzia di soccorso internazionale dell’Ordine di Malta, ha illustrato un caso studio proveniente dal Libano dove, come ha spiegato Janine Lietmayer (direttrice del dipartimento regionale Medio Oriente di Malteser International), la digitalizzazione delle unità mediche mobili attive nel Paese ha determinato una metodologia di raccolta dati più efficiente, rapida e ordinata che, a sua volta, ha consentito di aumentare il numero delle persone assistite ogni giorno e di migliorare la qualità del rapporto medico-paziente.
Prima del discorso di chiusura, monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, ha condiviso la sua opinione sull’importanza delle cure specialistiche di fine vita, ricordando la tragedia delle vittime di Covid che muoiono in solitudine.
Alla conferenza ha partecipato da remoto anche il ministro della Salute della Repubblica del Benin, Benjamin Hounkpatin. Tra i partecipanti anche Elena Bottinelli, responsabile dell’innovazione e della sostenibilità del Gruppo San Donato, Till Berger e Julia Opstals dell’azienda tecnologica tedesca Allm EMEA, Giovanni Ferigo, CEO di INWIT, ed Edmund Le Brun, di Elephant Healthcare.
Scheda di approfondimento L’Ordine di Malta Il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, comunemente abbreviato in Sovrano Militare Ordine di Malta o anche semplicemente in Ordine di Malta, in sigla SMOM, ma noto pure come Ordine Gerosolimitano, è un ordine religioso dipendente dalla Santa Sede, riconosciuto da una parte della dottrina, seguita dalla giurisprudenza italiana e da gran parte della comunità internazionale, come soggetto di diritto internazionale, pur essendo ormai privo del requisito della territorialità. Dal 1834 l’Ordine ha sede a Roma in via Condotti, presso piazza di Spagna; è presente in oltre 120 paesi con iniziative a carattere benefico ed assistenziale. Qualificandosi come ente sovrano la sua sede, il Palazzo Magistrale e la Villa di Santa Maria del Priorato sull’Aventino, godono dello status di extraterritorialità. Sempre in virtù di tale condizione ampiamente riconosciuta dalla comunità internazionale, lo SMOM detiene un seggio come Osservatore presso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite (ONU) dal 1994. Il suo motto è Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum (traduzione dal latino: Difesa della fede e aiuto ai poveri). L’Ordine batte una sua moneta numismatica, lo scudo maltese, emette propri francobolli, immatricola veicoli con targa SMOM, e celebra la sua festività nazionale il 24 giugno. Dallo SMOM dipendono 6 Gran Priorati e 48 Associazioni nazionali che riuniscono i cavalieri e le dame a seconda del loro paese di residenza. In Italia sono tre i Gran Priorati: Lombardia e Venezia, Roma, Napoli e Sicilia. L’Ordine di Malta è il principale successore dell’antico ordine dei Cavalieri Ospitalieri, fondato nel 1050 e reso sovrano il 15 febbraio 1113, l’unico di fede cattolica e riconosciuto dalla Santa Sede. Sono numerose le iniziative imitatrici dell’Ordine di Malta nel mondo, anche per questo, insieme al Venerabile Ordine di San Giovanni nel Regno Britannico (il nome completo dell’Ordine è Gran Priorato nel Regno Britannico del Venerabile Ordine di San Giovanni di Gerusalemme), all’Ordine Evangelico di San Giovanni (o Johanniterorden) derivante dall’antico Baliaggio di Brandeburgo, e ai due Ordini Giovanniti (distaccatisi dall’Ordine tedesco) di Svezia e dei Paesi Bassi hanno formato l’Alleanza dei Cavalieri ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme. Il sito Internet istituzionale dell’Ordine di Malta . |
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