Spunti d’indagine sulla figura di Hugo de Payns

Melinda Miceli, siciliana, classe 1974, è una scrittrice, giornalista, critico d’arte, autore di numerose pubblicazioni in svariati campi e destinataria di innumerevoli riconoscimenti (per una sua biografia), Vicario internazionale per la Cultura e l’Arte del “Sovrano Ordine Monastico Militare Templari Federiciani“, una delle molteplici realtà che oggi si rifanno al celebre Ordine del Tempio.

La dottoressa Miceli ha inviato alla redazione del nostro giornale un contributo sulla figura di Hugo de Payns, fondatore dell’Ordine del Tempio; non uno studio scientifico, ma un contributo che costituisce un suggestivo spunto per poter avvicinare ed iniziare a conoscere la figura del celebre “Miles Christi“, conoscenza che merita di essere maggiormente indagata ed approfondita.


Martin Bauer, uno dei maggiori studiosi della storia degli ordini cavallereschi europei, afferma che occorrevano alta moralità e rettitudine, requisiti richiesti dalla confraternita, ma che d’altro canto non si poteva essere troppo rigidi poiché ogni uomo disponibile era necessario.
In un breve passo della “Historia rerum in partibus transmarinis gestarum”, un dettagliato resoconto scritto in latino della storia delle prime crociate e del Regno di Gerusalemme dal 1095 al 1183, redatta alla fine del XII secolo, Guglielmo di Tiro ricorda i primi anni dei Pauperes Milites Christi. L’Arcivescovo di Tiro fu eletto arcidiacono della città su richiesta del re Amalrico I di Gerusalemme e inviato a Bisanzio a capo di una delegazione. Egli resta uno dei pochi cronisti del tempo a conoscere profondamente l’islam, i musulmani, i sunniti e le dinastie al potere.

Traccio qui il profilo del cavaliere francese Hugues de Payns attraverso i brani tratti da “I Cavalieri di Cristo” di Alain Demurger e una mia ricostruzione che assembla varie comprovate fonti.

Hugues de Payns era signore di Montigny en Champagne, vassallo del conte di Champagne e suo parente. Payns è situato sulla riva sinistra della Senna, a una decina di chilometri a nord di Troyes. Hugues era sposato con Melinda Duyon della famiglia dei conti di Montbard, imparentata la madre di Bernard de Fontaine che diverrà noto col nome di Bernardo di Chiaravalle e sarà canonizzato nel 1174 come San Bernardo.
Hugo abitava molto vicino all’abbazia cistercense di Clairvaux, il cui abate era il futuro San Bernardo che entrato nell’ordine cistercense aveva fondato nel 1115 una nuova abbazia proprio a Chiaravalle nella Champagne. Bernardo veniva da una stirpe di cavalieri e in virtù della sua formazione, era pronto a lottare per i suoi principi pur rimanendo un teologo della chiesa. Cfr. Leclercq, Un document sur les débuts des Templiers, p. 88; Vacandard, Vie de saint Bernard.
Hugues de Payns aveva una famiglia ed almeno un figlio, Tebaldo, poi abate del monastero di Sainte-Colombe a Troyes. Hugues si sposò prima di essere sottoposto ai voti monastici e per essere la guida dell’Ordine, abbandonò la moglie e prese gli stessi voti degli altri cavalieri. Condusse l’Ordine dei Templari da Maestro per quasi vent’anni fino alla propria morte, avvenuta nel 1136 in combattimento vicino a Sur (l’odierna Tiro in Palestina), ponendo le fondamenta di quella che sarebbe divenuta anche un’influente organizzazione militare e finanziaria. Gli succedette “Robert de Craon”, secondo Maestro Generale dell’ordine dal giugno del 1136 alla sua morte.

Uno dei primi nove cavalieri Templari è André de Montbard, zio di San Bernardo, il fratello di sua madre. Il matrimonio del fratello Gauderico lo imparentò con Ugo di Payens, fondatore dei Templari. Infine, il conte Ugo di Champagne, grande benefattore di Clairvaux, ma soprattutto di Trois-Fontaines, nel 1125 diventa templare. Un altro cavaliere fu un fiammingo, un parente del conte di Champagne, Goffredo de Saint-Omer, cui Baldovino I aveva affidato Tiberiade e il Principato di Galilea.
Bernardo di Chiaravalle era un uomo importante nell’Europa dei suoi tempi. Egli era anche amico di altri importanti uomini di chiesa, quali l’abate Suger, Enrico di Sens e Goffredo di Chartres. L’unione di queste menti diede inizio al periodo delle cattedrali gotiche. San Bernardo trasmise ai Cavalieri Templari la devozione a Notre-Dame (Nostra Signora) e il grande rispetto per la donna. La Regola cita: “Nostra Signora presiedette al principio del nostro Ordine, ne presieda, anche se questa sarà la volontà del Signore, la fine”. Infatti, l’ultimo Gran Maestro, sul rogo, pregò i suoi carnefici di legarlo con il viso rivolto verso Notre-Dame di Parigi, in segno di accettazione del giuramento.
L’attenzione di Bernardo verso i templari forse va vista e compresa anche nel contesto di un intreccio di rapporti familiari e amichevoli. All’inizio dell’XXII secolo i Milites Sancti Sepolcri, la milizia del Santo Sepolcro esisteva prima dell’ordine templare e ad esso aderiva Hugues de Payns. A quest’ordine si affianca l’Ordine degli Ospitalieri S. Giovanni di Gerusalemme che accolglieva i pellegrini per difendere le vie di Gerusalemme e i luoghi sacri dai predoni. Hugo de Payns era uno stratega militare, ma nel 1119 dopo la battaglia di Aleppo, la battaglia del campo di sangue, conferma che gli stati crociati erano esposti a una minaccia sempre più insostenibile.
Il 16 Gennaio 1120 nella cittadina di Nablus a Nord di Gerusalemme il patriarca Gormondo di Pichiny e il re Baldovino II s’incontrano per cambiare la storia, con nobili e religiosi del regno che approvano la richiesta di Hugo De Payns di fondare un nuovo ordine cavalleresco, sia religioso che militare, dedicato interamente alla difesa della Terrasanta, vivendo la propria fede indipendentemente dai canonici del Santo Sepolcro.
Hugò nel 1127 ritorna in Francia quale inviato del re insieme ad altri cinque cavalieri Templari e a diversi religiosi per far conoscere l’Ordine, reclutare nuovi adepti o combattenti per la Terra Santa e dare all’ordine una regola approvata dagli ecclesiastici; il viaggio è probabilmente finanziato da re Baldovino II che invia una lettera a San Bernardo incitandolo affinché l’Ordine abbia la protezione della Chiesa.

All’inizio l’ordine risiedeva a Gerusalemme, sul Monte del Tempio, e da lì deriva il loro nome: “templari” ovvero custodi del Tempio. Dopo la conquista di Gerusalemme da parte del Saladino nel 1187, i Templari stabilirono il loro luogo di residenza a San Giovanni d’Acri, e cominciarono a ricostruire il loro quartiere nella parte sud-occidentale della città.
Alla vigilia del Concilio di Troyes, celebratosi nel 1128, tra i Templari, che non sono ancora molti, ben tre e di grande spicco, sono legati a Bernardo, due con parentela ed un con profonda amicizia. Non si conosce con esattezza il reale contributo di Bernardo alla causa Templare sia nell’approvazione dell’Ordine che nella stesura della prima Regola, approvata proprio nello stesso Concilio di Troyes. Tuttavia la presenza, non casuale, di Bernardo al Concilio, la sua attenzione nei confronti dei Cavalieri del Tempio si riscontra nel trattato “Elogio della nuova Milizia” che è da considerare un testo rigido per il suo ascetismo esortativo. Dal testo si ricava che Bernardo ha inteso esporre un archetipo di perfezione terrena tratteggiato nella milizia celeste del Medioevo, l’esercito di Cristo pronto a uccidere e a morire serenamente per la fede, similmente ai martiri.

Hugues de Payns forse partecipò alla Prima Crociata (1096-1099), appena diciassettenne, servendo nell’esercito di Goffredo di Buglione, al seguito del conte Stefano di Blois, potentissimo parente del Re di Francia. Nei suoi successivi viaggi aveva avuto modo di constatare la difficile situazione, dal punto di vista della sicurezza, in cui versavano i territori da poco conquistati dai Franchi; per questo motivo nel 1114, dopo avere sistemato gli affari di famiglia in Francia, era ritornato in Oriente, con l’intenzione di stabilirvisi in pianta stabile, per offrire il suo aiuto militare al re di Gerusalemme. Tornò in Francia nel 1100, sicuramente andò o ritornò a Gerusalemme nel 1104, anno in cui accompagna il potente conte Ugo di Champagne nel suo primo viaggio in Terrasanta.

L’analisi degli avvenimenti concreti nella storia dei Templari che ha avuto solo 185 anni di vita, riporta che similmente ai Cistercensi, i Templari portarono un mantello bianco, con l’aggiunta di una Croce rossa Patente, nel 1147 fu autorizzata da Papa Eugenio III. Mentre i Cistercensi sono rasati sulle guance e portano una corona di capelli, i Templari erano barbuti con il cranio rasato. Solo in Portogallo, il Gran Maestro Templare prestava giuramento nelle mani dei Cistercensi. «Io X … Cavaliere dell’Ordine del Tempio, e recentemente eletto signore dei Cavalieri che sono in Portogallo, prometto di essere sottomesso al Signore generale dell’Ordine secondo gli statuti che ci sono stati prescritti da Nostro Padre San Bernardo … e che non rifiuterò ai monaci, specialmente ai monaci di Citeaux e ai loro abati, come se fossero i nostri fratelli e compagni, nessun soccorso …».

Esiste una grande incertezza sulla biografia di Hugues De Payns. Secondo molti storici sarebbe francese, nato nel 1070 nei pressi di Payns, vicino a Troyes nella Champagne. Secondo una versione francofila, invece, sarebbe tornato in Francia, e qui sarebbe morto a Reims.
Recenti studi presentano una versione contraddittoria a questa. Hugues De Payns sarebbe il nome francesizzato di Ugo de’ Pagani, nobile cavaliere italiano, probabilmente nato in Campania, nel paese di Pagani (secondo altre fonti originario di Forenza in Basilicata). Esiste anche una lettera scritta da Hugo de Paganis nel 1103, dalla quale si evincerebbe che i Templari non furono fondati in Francia ma nell’Italia meridionale.

La teoria che supporta la tesi dell’italianità del fondatore Ugo, pone interrogativi sul luogo di nascita, mentre sarebbe indubbio quello della sua sepoltura a Ferrara nella chiesa di S. Giacomo. Il “Compendio historico dell’origine, accrescimento, e prerogative delle Chiese e dei Luoghi Pij della Città, e Diocesi di Ferrara”, redatto da Marc’Antonio Guarini nel 1621 fonte prima di questa notizia, attesta quanto scritto prima.
Nel capitolo sulla Chiesa di San Giacomo si legge che vi fu sepolto “Ugo Pagani, il quale per quanto riferisce Guglielmo Arcivescovo di Tiro, diede principio insieme con altri all’ordine de Cavallieri Templari“.
Per fare luce su questi interrogativi di attribuzione nazionalistica occorrerebbero delle verifiche archeologiche da farsi nella Chiesa di S. Giacomo, la quale è da tempo sconsacrata.
Luigi Chiarion e Mario Moiraghi, i due storici che hanno individuato e localizzato la sepoltura di Ugo de’ Pagani, sostengono che bisognerebbe accedere ai resti della salma per esaminarli e sciogliere il giallo che aleggia attorno alla figura del primo Gran Maestro dell’Ordine del Tempio, il leggendario Hugo de Payns o Ugo de Pagani.

Melinda Miceli
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Chiesa San Giacomo
La facciata dell’ex chiesa di San Giacomo a Ferrara imbrattata dalle scritte vandaliche

Scheda di approfondimento
L’Ordine del Tempio e neoteplarismo

L’Ordine del Tempio (Pauperes commilitones Christi Templique Salomonis, “Poveri soldati di Cristo e del Tempio di Salomone”), fu un ordine monastico-cavalleresco cattolico fondato attorno al 1119, la cui storia si intreccia con quella delle Crociate.

Nel 1307 il re di Francia, Filippo il Bello (1268-1314), avviò un processo contro l’Ordine che portò alla sua soppressione (ma secondo alcuni recenti studi forse solo ad una sospensione) nel 1312 da parte di papa Clemente V (1260-1314).

Dopo la soppressione, l’Ordine sopravvisse per qualche decennio fuori della Francia, ma al più tardi agli inizi del secolo XV i templari sono completamente scomparsi. La tesi di una loro prosecuzione segreta è stata denunciata da specialisti di storia medievale quali Régine Pernoud (1909-1998) come “completamente demenziale” e legata a pretese e leggende “uniformemente sciocche” (I Templari, trad. it. Effedieffe, Milano, 1993, p.11)
L’idea che i templari, ufficialmente soppressi, avessero continuato clandestinamente la loro attività fino al Settecento, si diffonde anzitutto nella massoneria francese e tedesca. (Fonte CESNUR)

Nessun gruppo templare oggi è riconosciuto dalla Chiesa Cattolica (si veda la “Precisazione della Segreteria di Stato Vaticana“), nè le loro eventuali decorazioni sono autorizzabili all’uso dal Ministero della Difesa (Elenco decorazioni ammesse dal Ministero della Difesa), o sono state sino ad ora autorizzate dal Ministero degli Esteri o riconosciute dall’ICOC (Commissione Internazionale e Permanente suglio Ordini Cavallereschi).
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Miceli Melinda
Miceli Melinda
26 Luglio 2021
Redazione

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