Letti per voi: Dizionario Araldico IAGI
Riportiamo di seguito una presentazione dettagliata del “Dizionario Araldico IAGI”, che gentilmente l’editore ci ha inviato.
L’autore
Carlo Tibaldeschi (1936-2020), è stato docente presso l’Università di Pavia; destinatario del Gran Premio Scudo d’Oro al Merito Araldico 2020, tra le altre, è stato Socio Fondatore dello IAGI, Accademico Effettivo dell’Académie Internationale d’Héraldique, membro del Comitato Scientifico oltre che redattore del bimestrale Nobiltà. Fra le pubblicazioni da lui curate si evidenzia il volume “Gli stemmi dei Vicari di Certaldo”, edito nel 2009 ed insignito del Gran Premio Scudo d’Oro 2009 per la sezione letteraria.
Contenuto
Ricco dizionario araldico integrato da alcune note d’attualità e dalle normative storiche di riferimento.
Struttura
La pubblicazione propone in apertura l’indice, cui segue la presentazione dell’opera a firma di Pier Felice degli Uberti, la prefazione a cura dell’autore e l’indicazione delle fonti blasoniche utilizzate.
La parte centrale dell’opera è occupata dal ricco dizionario (oltre 4.000 lemmi distribuiti in 433 pagine sulle 508 che compongono il volume).
A completamento del Dizionario alcuni brevi studi, quali “La lettura degli stemmi” dell’autore e “Leggere gli stemmi nel XXI secolo utilità e differenze fra i colori RGB, CMYK e Pantone” di Pier Felice degli Uberti. Seguono i “Decreti Presidenziali – Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 Gennaio 2011 – Competenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di onorificenze pontificie e araldica pubblica e semplificazione del linguaggio normativo” e il “Vocabolario Araldico”, attualmente in uso da parte dell’Ufficio Araldico e Cerimoniale dello Stato. Un ulteriore contributo di Pier Felice degli Uberti “L’inesistenza dell’araldica nobiliare nella Repubblica”, il “Regolamento per la Consulta Araldica del Regno” (R.D. 7 giugno 1943), e il testo dell’abrogazione del medesimo, per effetto dell’articolo n. 2260, comma 1, del “Decreto Legislativo del 15 marzo 2010, n. 66”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’8 maggio 2010, n. 106, chiudono quindi la pubblicazione.
Caratteristiche
Il volume formato quaderno, decisamente corposo, quasi interamente in bianco e nero, si presenta con una copertina rigida, carta di buona qualità, e un impaginato molto semplice, forse un po’ scarno, con caratteri un po’ troppo piccoli nella parte del “dizionario”, ma utili a conservare una foliazione che non renda l’opera eccessivamente voluminosa e costosa. Semplice anche lo stile adottato per i 616 disegni che accompagnano il testo (realizzati dall’autore stesso e da Maria Cristina Sintoni), che risultano così perfettamente leggibili e idonei alla funzione cui sono chiamati, ovvero illustrare il testo letterario.
Semplicità ed attualità: questi paiono essere i due paradigmi seguiti da Tibaldeschi nel realizzare questo suo poderoso lavoro. Un volume completo e meticoloso, ma allo stesso tempo essenziale e calato nella realtà contemporanea. Tali obiettivi sono stati perseguiti nella scelta, nella spiegazione e nel commento dei lemmi del Dizionario (ad esempio sono numerosi i termini classificati come “desueti”), ma anche attraverso l’inserimento di una serie di brevi contributi e testi di legge, volti ad illustrare lo stato giuridico della materia oggi in Italia e ad attualizzarne termini e logiche. Scelte in cui necessariamente vi è una forte componente soggettiva, che in quanto tale può essere considerata come un limite, ma anche come un necessario slancio per superare schemi e steccati ritenuti ormai – a torto o a ragione – angusti, rilanciando così la vexata quaestio del a chi spetti in Italia l’autorità di innovare in materia.
Dizionario Araldico IAGI, di Carlo Tibaldeschi, Istituto Araldico Genealogico Italiano, 2020, formato 170 x 240 mm, 508 pagine, copertina rigida, a colori, 60,00 euro.
Il sito dello stampatore: Youcantprint
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