“Templaris Compendium”
E’ curata da Melinda Miceli l’ultima pubblicazione dedicata ai templari: “Templaris Compendium”.
Melinda Miceli, siciliana, classe 1974, è una scrittrice, giornalista, critico d’arte, autore di numerose pubblicazioni in svariati campi e destinataria di innumerevoli riconoscimenti (per una sua biografia).
Divenuta Vicario internazionale per la Cultura e l’Arte del “Sovrano Ordine Monastico Militare Templari Federiciani“, una delle molteplici realtà che oggi si rifanno al celebre Ordine del Tempio, su invito del suo Gran Maestro Corrado Armeri, la Miceli ha dunque curato il volume che intende porsi quale “summa” dello scibile in ambito templare.
Come illustrato da un suo confratello, il cavalier Tancredi Filingeri in una presentazione apparsa su numerose testate (si veda ad esempio LibertàSicilia pagina 12), sono numerosi gli aspetti indagati dalla studiosa: dalle preghiere templari all’architettura militare e religiosa (le cattedrali in particolare), dalla “Linea sacra di san Michele” al Cammino di Santiago di Compostela, dall’alimentazione ai rapporti con le più celebri figuri dei secoli in cui l’Ordine fu attivo (l’imperatore Federico II, San Francesco), dalla Regola che ne guidò l’opera alla struttura organizzativa.
Inevitabili anche riferimenti alle tante leggende che circondano oggi l’Ordine, fra cui in particolare la Miceli sembra soffermarsi su quella secondo cui anche Dante Alighieri sarebbe stato legato all’Ordine del Tempio.
On line è stata pubblicata anche la prefazione dello stesso Gran Maestro Armeri, che di seguito riportiamo:
“I Cavalieri Templari sono circondati da sempre da un alone di culto e di mistero leggendario alimentato da film e romanzi.
Leggende ed enigmi sono ancora inestricabili come quello che legava il Sommo poeta Dante Alighieri ai Templari. Sebbene nessun biografo ne fa cenno, emergono evidenti dalla lettura della Divina Commedia le note terzine che si riferiscono a Filippo il Bello e Clemente V. I riferimenti ai Templari, sono numerosissimi e disseminati in tutte le tre cantiche, spesso in maniera cifrata, riconoscibili solo da chi ne possieda la chiave interpretativa.
Melinda Miceli si approccia al tema dei Templari in maniera scientifica e storiografica, basando il suo saggio sui documenti e sui dati oggettivi, ma non tralascia il loro linguaggio simbolico, la lingua ieratica con la quale espressero il loro culto Giovannita nel pensiero e nell’arte. Con una bibliografia esorbitante Melinda Miceli nel suo testo “Templaris Compendium” espone una nuova organica sistemazione di tutte le informazioni disponibili sull’ordine cavalleresco attraverso uno studio caratterizzato da un approccio multidisciplinare che analizza storia, proprietà e vicende dell’ordine militare. Un’opera composita ed armonizzata da un grande filo logico a cui ha lavorato per donare al pubblico interessanti, approfonditi e inediti contributi.
Come una sapiente regista di un film a episodi l’autrice segue un filo conduttore per chiarire al lettore quale fosse realmente il vero volto dell’ordine e dei tanti segreti fraintesi dalla Cultura ufficiale, nel testo rivelati attraverso una tessitura linguistica e culturale che si fa portentosa macchina narrativa. Il suo elegante linguaggio supporta l’appassionante tematica e la eleva al vertice della massima chiarezza, ed evitando inutili digressioni e ripetizioni il suo incedere ricco di pathos conduce come un inno, il lettore verso la comprensione verace della storia e dei misteri che ancora oggi affascinano studiosi di tutti i tempi.
Un testo sull’architettura militare medievale, la costruzione delle Cattedrali, la Linea sacra di san Michele, la dieta dei Templari, il rapporto con Federico 2 e San Francesco, la loro organizzazione e i loro costumi sociali e morali dettati dal mistico Bernardo di Clairvaux nella celebre regola. Un lavoro di ricerca e di organizzazione tematica per lasciare ai posteri la possibilità di conoscere davvero il mondo dei Cavalieri del Tempio e la loro esemplare presenza storica ancora oggi spesso fraintesa col templarismo e altre società segrete.
L’indagine della nota autrice permette di perlustrare il sentiero della verità nel levigare tutto ciò che il mito Templare di una letteratura eterogenea ha aggiunto alla Cavalleria Celeste del Medio Evo e che oggi vive e opera nella continuità con il Sovrano Ordine dei Templari Federiciani, donne e uomini di una vita cavalleresca d’altri tempi.
Corrado Armeri“.
Il volume, edito da Grafiche Santocono, di 200 pagine, è proposto a 15,00 euro.
Scheda di approfondimento L’Ordine del Tempio e neoteplarismo L’Ordine del Tempio (Pauperes commilitones Christi Templique Salomonis, “Poveri soldati di Cristo e del Tempio di Salomone”), fu un ordine monastico-cavalleresco cattolico fondato attorno al 1119, la cui storia si intreccia con quella delle Crociate. Nel 1307 il re di Francia, Filippo il Bello (1268-1314), avviò un processo contro l’Ordine che portò alla sua soppressione (ma secondo alcuni recenti studi forse solo ad una sospensione) nel 1312 da parte di papa Clemente V (1260-1314). Dopo la soppressione, l’Ordine sopravvisse per qualche decennio fuori della Francia, ma al più tardi agli inizi del secolo XV i templari sono completamente scomparsi. La tesi di una loro prosecuzione segreta è stata denunciata da specialisti di storia medievale quali Régine Pernoud (1909-1998) come “completamente demenziale” e legata a pretese e leggende “uniformemente sciocche” (I Templari, trad. it. Effedieffe, Milano, 1993, p.11) L’idea che i templari, ufficialmente soppressi, avessero continuato clandestinamente la loro attività fino al Settecento, si diffonde anzitutto nella massoneria francese e tedesca. (Fonte CESNUR) Nessun gruppo templare oggi è riconosciuto dalla Chiesa Cattolica (si veda la “Precisazione della Segreteria di Stato Vaticana“), nè le loro eventuali decorazioni sono autorizzabili all’uso dal Ministero della Difesa (Elenco decorazioni ammesse dal Ministero della Difesa), o sono state sino ad ora autorizzate dal Ministero degli Esteri o riconosciute dall’ICOC (Commissione Internazionale e Permanente suglio Ordini Cavallereschi). . |
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