Peugeot guarda all’araldica

Presentato oggi, venerdì 26 febbraio, il nuovo logo della celebre casa automobilistica francese (indicata come la più antica al mondo, ancora in attività) oggi parte del gruppo Stellantis; un logo che conserva il riferimento all’originale leone in uso sin dal 1848, ma che ne modifica sostanzialmente le caratteristiche, rinunciando al corpo intero del felino, e conservandone solo il capo, rinunciando ad un profilo stilizzato, in favore di un disegno più natuale, ma soprattutto inserendo tale grafica all’interno di uno scudetto, con l’esplicito scopo di nobilitare l’immagine della marca.

Già perchè ancora molto diffuso nel sentire comune è l’erronea convinzione che uno stemma sia una prerogativa nobiliare, una convinzione che deve gran parte delle sue fortune, proprio alla Francia, dove effettivamente a fine ‘700 gli stemmi furono riservati alla sola nobiltà, e che per questo divennero poi obiettivo prediletto degli scalpellini rivoluzionari, che distruggendo gli stemmi intendevano colpire la nobiltà stessa. Un comportamento che poi i rivoluzionari francesi esportarono in gran parte d’Europa con la diffusione delle loro idee e del loro governo, ivi compresa l’Itala, terra in cui invece gli stemmi erano da sempre di libero uso.

La scelta dell’azienda francese però permette anche di ricordare ancora una volta che un logo commerciale è, e resterà sempre, cosa completamente diversa da un emblema araldico, poichè non basta certo la presenza di uno scudo a fare di un disegno uno stemma.

Nei loghi infatti ogni aspetto dell’immagine (tonalità dei colori, proporzioni, fedeltà raffigurativa) è assolutamente immutabile, ed ogni variazione determina di fatto la creazione di un nuovo logo; tale circostanza però è possibile solo oggi, quando la tecnologia consente la fedele riproduzione di un’immagine (sia sotto il profilo grafico che cromatico), in passato però, quando ogni immagine era il frutto di una produzione artigianale (disegno a mano, colori ottenuti con il pestello) le variazioni erano la norma, quindi ciò che contava era l’ “essenza” dell’immagine, non la sua singola riproduzione, che necessariamente variava di volta in volta, una caratteristica che è rimasta viva nell’araldica contemporanea, ma che è estranea al mondo dei loghi.

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logo peugeot
Il logo della Peugeot adottato nel 2021, caratterizzato dall’introduzione di uno scudo che raccoglie la testa di un leone
26 Febbraio 2021
Redazione

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