Letti per voi: Le lune di Fiesole
Riportiamo di seguito una presentazione dettagliata di “Le lune di Fiesole”, che gentilmente l’editore ci ha inviato in formato digitale.
L’autore
Michele Turchi, classe 1954, è nativo di Bagnoa Ripoli, ma residente da circa trent’anni a Fiesole; di professione odontotecnico, ha coltivato tre passioni: la musica, la storia locale e l’araldica. Stimato membro del Gruppo Italiano di Araldica Civica e del Centro Italiano Studi Vessillologici (CISV), ha al suo attivo numerose pubblicazioni e articoli in riviste e siti web. Tra queste si segnalano “Storie di un paese”, dettagliata indagine in cinque volumi sul paese natale dell’autore (1994-2016), e “Il leone, la balestra e le chiavi di san Pietro. L’insegna del Bagno a Ripoli, dalla lega al comune moderno” (2015).
Contenuto
Il volume svolge un’indagine storica sulle origini, l’evoluzione e le caratteristiche dello stemma della Città di Fiesole.
Struttura
La pubblicazione è aperta da una presentazione di Giancarlo Gamannossi, all’epoca candidato sindaco per Fiesole, indicato come promotore della pubblicazione. Alla presentazione fa seguito una prefazione di Alessandro Savorelli dal titolo “La luna di Fiesole tra mito, storia e critica”, un vero e proprio contributo al contenuto del volume con un’interessante riflessione su ragioni e valore delle “incrostazioni storiche” che caratterizzano la storia più remota e segnatamente le origini dello stemma fiesolano.
Con l’introduzione l’autore contestualizza origine, funzioni e caratteristiche essenziali dell’araldica, per poi iniziare un meticoloso percorso di ricerca non solo volto a ricostruire le vicende storiche ed araldiche di Fiesole ma anche se non soprattutto a indagare le ragioni che possono aver determinato la scelta e le successive mutazioni, dello stemma fiesolano da parte della città toscana. Il percorso proposto si articola attraverso 18 paragrafi con la seguente titolazione: Tra storia e leggenda; Una insolita coincidenza; Una luna per insegna; Attestazioni monumentali; Luni e le altre. Elementi comparativi; Vescovi conti; L’Opera e la Città; Il declassamento a Podesteria; Il Gonfaloniere «lo fanno da loro»; La Cappella dei Principi; Le riforme leopoldine: un punto di svolta; La dominazione francese; Restaurazione e Risorgimento; L’annessione al Regno d’Italia; Al tempo di Firenze Capitale; «Buttato in un campo… lo stemma vetusto»; Il dilemma della «luna inclinata»; Da Comune a Città. L’indagine è quindi chiusa dalle “Conclusioni” con cui l’autore riassume i risultati della sua indagine.
Ad arricchire ed impreziosire il lavoro, tre originali e ben documentate appendici: Appendice 1: Fonti iconografiche; Appendice 2: Fonti scritte; Appendice 3: L’iter del riconoscimento.
Infine, a chiudere il volume l’ “Indice degli argomenti” e l’indice vero e proprio.
Caratteristiche
La versione della pubblicazione esaminata, è stata quella digitale, dunque non è possibile dare indicazioni circa le caratteristiche fisiche della versione cartacea, è però possibile rilevare che lo studio si presenta interamente a colori, caratterizzato da un’impaginazione semplice e lineare con note di fantasia nell’inserimento delle immagini e delle relative didascalie.
Il taglio che Turchi dà alla sua indagine storico-araldica, è davvero originale ed interessante, supportata da un ricco e valido apparato iconografico, costituito per lo più da documenti, ma impreziosito anche dai sempre apprezzabili disegni di Massimo Ghirardi; il lavoro è completato da numerose e puntuali note bibliografiche, mentre proprio l’assenza di una bibliografia finale rappresenta la pecca più significativa di un lavoro indiscutibilmente più che pregevole.
Le lune di Fiesole, a cura di Michele Turchi, Edizioni Polistampa, Firenze, 2019, formato 17 x 24 cm, 144 pagine, brossura, interamente a colori, 15,00 euro.
Il sito dell’editore: Polistampa
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