Letti per voi: “Scicli: onomastica e toponomastica”
Riportiamo di seguito una presentazione dettagliata di “Scicli: onomastica e toponomastica”, che gentilmente l’autore ci ha inviato.
Il 14 aprile 2017 abbiamo già avuto modo di presentare brevemente il lavoro di Salvo Miccichè, che ora abbiamo anche potuto consultare e di cui riportiamo una recensione più ampia.
L’autore
Salvo Miccichè, classe 1964, nativo di Scicli ma residente a Ragusa, è un consulente informatico, fotoreporter, correttore di bozze e poeta, parla inglese, francese, spagnolo, e traduce russo, arabo, ebraico (oltre a greco e latino), scrive di filosofia, logica, filologia, matematica e tecnologia. In ambito storico-araldico nel 1991 ha pubblicato “Onomastica di Scicli”, uno studio etimologico sui cognomi della cittadina siciliana (con appendice araldica).
Contenuto
Il volume raccoglie ed organizza le informazioni già disponibili o ricostruite dall’autore, attorno alla storia, all’onomastica, alla toponomastica ed all’araldica di Scicli.
Struttura
Il volume si apre con i ringraziamenti dell’autore a chi ha reso possibile la pubblicazione, per poi proseguire con l’indice, la prefazione di Giuseppe Pitrolo, la riproposizione della prefazione ad “Onomastica di Scicli” del 1991, di Franco Causarano, e l’introduzione dell’autore che illustra il quadro e le finalità di riferimento del lavoro.
Dopo questa parte introduttiva si entra nel vivo dell’opera con l’ampia parte dedicata all’onomastica scicletana (circa i 2/3 del volume), in cui in ordine alfabetico vengono presentati la maggior parte dei cognomi rinvenibili a Scicli, dandone per quasi tutti un più o meno esteso cenno. Ad ampliare e completare tale esposizione segue la sezione denominata “La Contea di Modica e i Conti di Ragusa”, in cui si presentano specificatamente le famiglie che hanno governato la cittadina siciliana.
Dopo questa ampia parte dedicata esclusivamente all’onomastica, trova spazio anche la toponomastica del territorio sciclitano, con una serie di sezioni così organizzate: Toponomastica e storia di Scicli (Xicli); Toponimi e contrade; Aspetti caratteristici di Xicli; Scicli ei Greci; Ebrei, Mikveh e Sinagoghe s Scicli; Frammenti di storia; Le fonti storiche.
L’ultima parte del volume è infine dedicata all’araldica, di cui vengono sinteticamente forniti dei cenni introduttivi (“Due parole sull’araldica”), quindi un’ “Appendice araldica” con i blasoni di 257 famiglie, di cui 137 accompagnati dalla relativa illustrazione nella successiva ed ultima sezione del libro, ovvero lo “Stemmario”, alla cui realizzazione hanno concorso l’autore, il prof. Carmelo Errea, e gli alunni dei corsi A-B-C della Scuola Secondaria di Primo Grado “Giovanni Dantoni” di Scicli, senza dimenticare un approfondimento dedicato allo stemma cittadino.
L’opera è infine conclusa da una postfazione, da una nota bibliografica, dalla bibliografia, dall’indice dei nomi, dei luoghi e delle cose notevoli, dall’indice delle figure, dal sommario dei “Medaglioni” di Guglielmo Pitriolo (ritratti di personaggi illustri di Scicli pubblicati negli anni su “Il Giornale di Scicli”) e dall’indice delle genealogie.
Caratteristiche
Il volume formato quaderno, appare corposo grazie alle sue 328 pagine caratterizzate da un impaginato essenziale, con note a piè pagina; rilegatura in brossura, copertina morbida a colori, concentra la sua componente iconografica quasi esclusivamente nella parte araldica, connotata da disegni di varia estrazione.
Le diverse mani che hanno concorso alla realizzazione dell’interessante stemmario creano qualche disomogeneità di troppo nello stile raffigurativo, che tal volta si traduce in incertezza interpretativa del disegno, cui però è agevole sopperire grazie al blasonario riportato nel volume, mentre sarebbe stato utile una più puntuale indicazione della fonte dei diversi blasoni diligentemente censiti. L’opera però nel suo insieme rappresenta un lavoro importante per il gran numero di informazioni raccolte, elaborate ed organizzate, certamente un punto di riferimento imprescindibile per chiunque vorrà approfondire la storia di Scicli, in particolare in ordine alla sua onomastica ed alla sua evoluzione storico-sociale.
“Scicli: onomastica e toponomastica”, di Salvo Miccichè, Edizioni Il Giornale di Scicli – Biancavela – StreetLib, 2017, prefazione di Giuseppe Pitrolo e postfazione di Giuseppe Nativo, Ragusa, 2017, formato 17 x 24 cm, 328 pagine, copertina morbida, illustrato a colori, 22,99 euro edizione cartacea, 7,99 euro edizione ebook.
Il sito dell’autore: Edizioni il Giornale di Scicli
Leggi anche: Scicli: onomastica e toponomastica. Con appendice araldica
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