Letti per voi: Libro d’Oro della Nobiltà Italiana – Nuova Serie Corrente
Riportiamo di seguito una presentazione dettagliata del “Libro d’Oro della Nobiltà Italiana – Nuova Serie Corrente”, che gentilmente l’editore ci ha inviato.
Il 12 luglio del 2014 abbiamo già avuto modo di presentare brevemente l’opera curata ed edita da Ettore Gallelli, che ora abbiamo anche potuto consultare e di cui riportiamo una recensione più ampia.
L’autore
Ettore Gallelli Benso de Salazar, classe 1973, nativo di Trieste, cresciuto a Catanzaro ma con studi svolti un po’ per tutta l’Italia, è un imprenditore agrario con due importanti passioni: il diritto nobiliare e i libri; un connubio che l’ha portato a curare ed editare numerose pubblicazioni, per lo più a vocazione periodica, dedicate alla nobiltà, con escursioni in ambito cavalleresco ed araldico.
Contenuto
L’opera riporta un elenco delle famiglie nobili italiane, fornendone per lo più un estratto genealogico, e più raramente altre informazioni, come l’emblema araldico.
Struttura
La pubblicazione dopo l’indice, si apre con la presentazione del Consiglio direttivo del “Club Calabrese per la caccia alla volpe simulata – Tenuta di Pietra Nera”, indicata come “Società amministratrice dell’opera”, di cui si forniscono alcuni cenni storici, si indicano gli scopi istituzionali, struttura e recapiti.
A seguire è riportato il “Regolamento della pubblicazione”, documento fondamentale per questo genere di repertori, poiché vi vengono indicati i criteri di selezione delle famiglie da inserire nell’opera, e che dunque differenzia i singoli repertori gli uni dagli altri. Nel caso del “Libro d’Oro della Nobiltà Italiana – Nuova Serie Corrente” i criteri d’ammissione alla pubblicazione delle famiglie è fissato dal possesso di uno fra i seguenti tre requisiti: famiglie che hanno ottenuto un riconoscimento nobiliare da parte del Regno d’Italia, oppure famiglie che abbiano ricevuto dopo il 1 gennaio 1948 un provvedimento di Grazia di Re Umberto II, oppure famiglie la cui nobiltà sia stata riconosciuta dal Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, ma del solo ramo noto come “spagnolo”.
A precedere il vero contenuto dell’opera, si trovano poi una breve presentazione, le avvertenze in cui si specifica che dalla compilazione sono esplicitamente escluse le famiglie la cui nobiltà è riconosciuta esclusivamente dal Sovrano Militare Ordine di Malta e/o dal Corpo della Nobiltà Italiana, l’indicazione delle abbreviazioni ed i ringraziamenti.
A comporre però 3.187 pagine delle 3.216 che danno corpo all’opera, è l’elenco delle famiglie nobili censite da Gallelli, ed organizzate in quattro gruppi, a ciascuno dei quali è riservata una “parte” dell’opera: parte prima – Santa Sede Apostolica, Real Casa di Savoia e Real Casa di Borbone due Sicilie; parte seconda (che deve essere sviluppata nelle prossime edizioni) – Case Regnanti; parte terza – Case già Regnanti; parte quarta – Case Nobili Italiane. La quarte parte poi è ulteriormente articolata su tre sezioni, che ricalcano i criteri di censimento illustrati nel “Regolamento”: famiglie che hanno ottenuto un riconoscimento nobiliare da parte del Regno d’Italia, oppure famiglie che abbiano ricevuto dopo il 1 gennaio 1948 “un provvedimento di Grazia di Re Umberto II”, oppure famiglie la cui nobiltà sia stata riconosciuta dal Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, ma del solo ramo noto come “spagnolo”.
L’esposizione dei dati – anche in funzione dell’evoluzione ed accrescimento di cui l’opera è oggetto – varia da sezione a sezione, e può presentare delle difformità anche all’interno della medesima sezione, come ad esempio il breve approfondimento su norme dinastiche e successione per Casa Savoia contenuto nella “parte prima”, che non ha riscontri nell’esposizione seguente dedicata ai “Borbone di Napoli”, per i quali però è riportato un estratto con i nominativi dei Cavalieri di Gran Croce dell’Ordine Costantiniano e una dissertazione circa la validità in Spagna della nobiltà del Regno di Napoli e di Sicilia.
Per le famiglie già regnanti invece lo schema di presentazione di norma prevede un’indicazione circa il criterio della linea successoria della casa, una sintesi delle leggi di successione e cenni più o meno ampi relativi alla loro evoluzione storica, e l’attuale linea successoria.
Il numero di famiglie di gran lunga più numeroso però è quello della prima sezione della quarta parte, ovvero quello riservato alle “Case Nobili Italiane che abbiano ottenuto un riconoscimento nobiliare da parte del Regno d’Italia”; per esse – riportate in ordine alfabetico – è prevista l’indicazione dei titoli nobiliari, la residenza, l’estratto dell’albero genealogico così come attestato nei registri ufficiali redatti dal Regno d’Italia, e tal volta la riproduzione in bianco e nero dello stemma privo di blasonatura. La seconda sezione della quarta parte (quella riservata alle famiglie che abbiano ricevuto dopo il 1 gennaio 1948 “un provvedimento di Grazia di Re Umberto II”) vede invece menzionati solo i destinatari del provvedimento dell’ex sovrano, con i relativi titoli riconosciuti; destinatari ordinati secondo la data del provvedimento, senza ulteriori informazioni, in particolare senza riferimenti alle insegne araldiche. Infine la terza sezione della quarta parte (quella riservata alle famiglie la cui nobiltà sia stata riconosciuta dal Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, ma del solo ramo noto come “spagnolo”) vede elencate in ordine alfabetico le famiglie, per le quali è sempre riportato un cenno storico di ampiezza molto variabile, il titolo nobiliare, un estratto dell’albero genealogico, la blasonatura dell’emblema araldico, e tal volta la riproduzione in bianco e nero dello stemma.
Caratteristiche
L’opera si articola su due corposi volumi, per complessive 3216 pagine; illustrata, in bianco e nero, copertina cartonata, rilegatura brossurata filo refe, con uno studio grafico basico.
L’opera pur presentandosi come continuazione del “Libro d’Oro della Nobiltà Italiana”, edito sin dal 1910 dal Collegio Araldico e da esso periodicamente aggiornato, compie numerose scelte editoriali innovative, a partire dallo scopo dichiarato di voler “aggiornare le elencazioni nobiliari dell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano”, obiettivo estraneo al progetto editoriale varato nel 1910, e che non può dirsi raggiunto almeno da questa “prima” edizione della rinnovata pubblicazione. Ma questa “mancanza” non deve stupire, è infatti normale che le primissime edizioni di un “nuovo” repertorio genealogico costituiscano principalmente un’impostazione del lavoro che dovrà essere sviluppato ed affinato nelle successive edizioni. Se dunque non si possano tacere diverse ingenuità d’impostazione del lavoro, sia sotto il profilo grafico-estetico che contenutistico, quali ad esempio un impaginato tal volta troppo approssimativo, la completa carenza della solo annunciata parte seconda, una scarsa coerenza d’impostazione nelle schede attraverso le varie sezioni e parti dell’opera, la mancanza di attualizzazione nelle schede genealogiche delle famiglie, va comunque apprezzata l’ampiezza del numero di famiglie rilevate, e più in generale l’impegno profuso nel tentativo di dar vita ad un nuovo prodotto editoriale che presenta dei caratteri innovativi, e che dunque potrà essere compiutamente valutato solo più avanti.
“Libro d’Oro della Nobiltà Italiana – Nuova Serie Corrente”, a cura del Club Calabrese per la caccia alla volpe simulata – Tenuta di Pietra Nera”, Ettore Gallelli Editore, 2014, formato 12 x 18 cm, 2 volumi, 3216 pagine, copertina rigida, bianco e nero, 250,00 euro.
Il sito dell’editore: Ettore Gallelli Editore
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