Gallelli aggiorna il suo “Libro d’Oro della nobiltà melitense”
Con un breve comunicato Ettore Galleli Editore ha annunciato l’apertura delle sottoscrizioni per la seconda edizione del “Libro d’Oro della nobiltà melitense”, la cui pubblicazione è annunciata per il 2021.
Nella presentazione dell’opera l’editore calabrese illustra come essa sia “frutto di un iniziativa privata indipendente, censisce le famiglie nobili, riconosciute con formale provvedimento emanato da stati sovrani, successivamente ricevute anche nell’Ordine di malta; e non al contrario famiglie sprovviste di un formale, provvedimento, nobilitante, emanato da stati sovrani, ma nobilitate solo grazie alla ricezione nell’Ordine di malta”.
In realtà, – come si evince dall’indice della pubblicazione, inserito nella pagina di presentazione dell’opera, disponibile sul sito Internet dello stesso editore – il censimento nobiliare proposto ha notevolmente ampliato il proprio perimetro di riferimento, proponendo accanto all’elenco delle famiglie nobili ricevute nell’Ordine di Malta anche degli elenchi di famiglie nobili ponteficie, di famiglie nobili certificate da potenze straniere, di famiglie nobili riconosciute da Umberto II di Savoia, di famiglie nobili riconosciute dal Regno d’Italia. Un progetto decisamente ambizioso, che per essere portato a termine verosimilmente dovrà prevedere in futuro l’estensione dei suoi contenuti su più volumi.
Di seguido lo schema della prima edizione dell’opera, così come appare sul sito dell’editore:
Parte -I
-Storia e simboli Melitensi
-Elenco dei Gran Maestri
-Gran Priorati
Parte -II
-Famiglie nobili riconosciute dallo SMOM
Parte -III
-Famiglie nobili Pontificie
Parte -IV
-Famiglie nobili certificate da potenza straniera
Parte -V
-Famiglie nobili riconosciute da S.M. Umberto II di Savoia
Parte -VI
-Famiglie nobili riconosciute dal Regno d’Italia
Parte -VII
-Araldica Melitense
Parte -VIII
Tavole
Per approfondire: Presentazione dell’opera sulla pagina dell’editore
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Video Ettore Gallelli Editore, di presentazione del “Libro d’Oro della nobiltà melitense”