Lo stemma del Cavaliere della Sindone
Marcello Semeraro, studioso di araldica e sigillografia medievali, ha da poco pubblicato sulle pagine della «Rivista di storia della Chiesa in Italia» (pubblicazioni dell’Università Cattolica) un corposo articolo intitolato Una committenza di Goffredo I di Charny, il «cavaliere della Sindone», in Santa Maria del Casale. Il saggio si propone di analizzare e attribuire un affresco a soggetto araldico, rimasto fino ad ora anonimo, raffigurato nel santuario di Santa Maria del Casale in Brindisi.
Attraverso uno studio basato sull’incrocio di più fonti, lo studioso pugliese ha potuto identificare alcuni degli stemmi presenti, ricostruendo il contesto politico e devozionale che ne determinò la committenza. L’ipotesi è quella di un affresco votivo, commissionato negli anni 1344-1346 da Goffredo I di Charny – ritenuto il primo possessore dell’attuale Sindone di Torino – e da altri cavalieri francesi in occasione della tappa brindisina del viaggio di andata o di ritorno dalla crociata di Smirne. Sullo sfondo spiccano l’importanza della chiesa e la centralità di Brindisi e del suo porto all’epoca della dominazione angioina. Presentato al 2° Convegno internazionale di araldica che si è svolto a Buggiano lo scorso 5 ottobre, il contributo dello studioso pugliese si avvale della collaborazione di storici e araldisti quali Andrea Nicolotti, Alessandro Savorelli, Michel Popoff e Matteo Ferrari.
Lo studio di Semeraro è acquistabile on line dal sito della Rivista di storia della Chiesa in Italia
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