Le eredità incorporee nella Storia di Famiglia nel ricordo dei nostri Antenati
Quando vogliamo scrivere la nostra Storia di Famiglia od effettuare una ricerca genealogica spesso ci limitiamo alla ricerca documentale degli atti di stato civile (nascita, matrimoni e morte), tralasciando un’infinità di altre documentazioni che ci permetterebbero di partecipare, comprendere ed entrare più addentro alla vita reale dei nostri Antenati, fornendoci una visione concreata di quello che è stato il loro passaggio sulla terra e di cosa ci hanno lasciato. Tutto ciò può essere definito “eredità incorporea”.
Nel mondo sono esempi di eredità incorporee: il cognome, i titoli ereditari di onore o dignità, i titoli ereditari di carica, gli stemmi, le baronie prescrittive, le pensioni, le rendite, le spese di affitto, il franchising – e qualsiasi altro interesse che non ha esistenza fisica, ed è giusto inserire pure il DNA genealogico, nonché la conoscenza dell’aplogruppo a cui apparteniamo sia per padre che per madre.
Queste forme di eredità incorporee sono anche i patrimoni orali e immateriali dell’umanità quali espressioni della cultura immateriale del mondo che l’UNESCO ha inserito in un apposito elenco, per sottolineare l’importanza che esse hanno secondo tale organizzazione. I capolavori immateriali si affiancano ai siti patrimonio dell’umanità: mentre questi ultimi rappresentano cose tangibili (come un parco naturale, una città o un complesso archeologico), i primi rappresentano antiche tradizioni che spesso non hanno una codificazione “scritta” ma sono tramandate oralmente nel corso delle generazioni. L’UNESCO si è posta il problema di salvaguardare questi capolavori per evitarne la scomparsa, allo stesso modo di come è già stato fatto per i beni materiali.
Per cercare di rimediare a tale mancanza, sabato 14 settembre, si terrà a Roma una conferenza dal titolo “Le eredità incorporee nella Storia di Famiglia nel ricordo dei nostri Antenati”. Relatore d’eccezione Pier Felice degli Uberti, Presidente della Confédération Internationale de Généalogie et d’Héraldique – CIGH e della sua Commissione Premi e Medaglie, dell’International Commission for Orders of Chivalry – ICOC, dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano – IAGI, della Federazione delle Associazioni Italiane di Genealogia, Storia di Famiglia, Araldica e Scienze Documentarie – FAIG, Direttore dell’Institut International d’Etudes Généalogiques et d’Histoire des Familles – ICFHS; Vice-Presidente: dell’Academie Internationale de Généalogie – AIG, dell’Instituto Internacional de Genealogía y Heráldica – IIGH, Accademico: dell’Academie Internationale d’Heraldique – AIH, Accademico di merito della Real Academia Matritense de Heráldica y Genealogía – RAMGH.
In particolare il convegno tratterà di:
– il DNA genealogico che ci permette di conoscere anche la residualità dell’ominide dentro di noi (l’Uomo di Neanderthal e l’Uomo di Denisova), la conoscenza dei vari Aplogruppi, e l’emigrazione nei millenni dei nostri padri e delle nostre madri ancestrali, nonché la parentela con alcuni dei grandi uomini della storia.
– il cognome e la sua evoluzione. L’uso del cognome dei nostri antenati (uomini e donne) e la possibilità della sua tutela anche come identificazione personale in ambito, privato, pubblico e commerciale.
– breve evoluzione dell’araldica dal secolo XII al XXI.
– la rappresentazione grafica del cognome: lo Stemma, come costruirlo raccontando la nostra storia personale, e tutelarlo in ambito sociale e commerciale.
– le Famiglie Storiche nella micro-storia delle comunità (le Famiglie Storiche a cui tutti apparteniamo).
– la divulgazione e tutela delle nostre tradizioni familiari.
L’appuntamento è a Roma, Sabato 14 settembre 2019 alle ore 16,00 presso il Centro Visitatori del Tempio di Roma, in via di Settebagni 376 .
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