Papa Francesco ha ascoltato con attenzione le parole di Fra’ Giacomo, esortando l’Ordine a proseguire lungo il cammino della misericordia e dell’impegno per gli ultimi, gli esclusi, i marginalizzati, con un riferimento particolare alla crisi in Venezuela e agli aiuti ai profughi e alla popolazione locale in Colombia. Al centro dei colloqui anche l’azione dell’Ordine di Malta in Medioriente, in particolar modo nelle regioni confinanti con la Siria.
Nel corso dell’udienza, il Gran Maestro ha anche ricordato l’impegno dell’Ordine di Malta nell’ambito della diplomazia internazionale con l’attiva partecipazione al processo avviato dalle Nazioni Unite che ha portato alla stesura dei Migration Compact, firmati nel dicembre scorso in un vertice in Marocco, e il crescente apporto nella lotta al traffico di esseri umani.
Il processo di riforma della Carta Costituzionale dell’Ordine di Malta, avviato nel 2017 allo scopo di adeguare la struttura alle esigenze odierne risultanti da un ampliamento della presenza e delle attività dell’Ordine nel mondo, è stato affrontato nel corso dell’incontro.
Terminato il colloquio privato, il Gran Maestro ha regalato al Papa un medaglione d’argento raffigurante una dottoressa dell’Ordine di Malta con una profuga siriana in Libano. Il Pontefice ha ricambiato con un mosaico, donando inoltre a Fra’ Giacomo Dalla Torre alcuni suoi documenti tra cui “Evangelii Gaudium” e “Amoris Laetitia”.
Al termine dell’udienza Papa Francesco ha ricevuto il nuovo Sovrano Consiglio dell’Ordine di Malta (eletto lo scorso 1° maggio), e l’Ambasciatore presso la Santa Sede Antonio Zanardi Landi. Successivamente Fra’ Giacomo Dalla Torre ha avuto un colloquio con Monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i rapporti con gli Stati.
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