Gli Afan De Rivera, storia, genealogia e araldica
Martedì 25 giugno 2019, nell’ambito del premio “Carlo Afan De Rivera”, presso l’aula Magna della facoltà di Ingegneria dell’Università Parthenope, Centro Direzionale di Napoli, alle ore 10.00, sarà presentato il nuovo libro di Davide Shamà, il noto studioso di genealogie nobiliari, dal titolo: “Gli Afan De Rivera, storia, genealogia e araldica”.
Il volume edito da La Musa Talia Editore Venezia (che pubblica anche il periodico “Notiziario” dell’ “Associazione Nobiliare Regionale Veneta” che non a caso ha patrocinato la pubblicazione) in collaborazione con il “Centro Studi sulle bonifiche dell’Italia meridionale”, si giova delle tavole araldiche realizzate da Fabio Bianchetti (curatore del gruppo Facebook “Caffè Araldico”, e delle blasonature di Maurizio Carlo Alberto Gorra, noto studioso e divulgatore araldico.
600 pagine, di cui 24 a colori, 62 fotografie in bianco e nero, si tratta di un’edizione numerata disponibile presso l’Autore.
Tra le maggiori dinastie spagnole, gli Afan de Rivera vantavano origini regie e iniziarono a essere documentati nel XIV secolo. Si diramarono per tutto l’impero spagnolo, dall’Europa all’America. Un ramo si staccò dalla madrepatria iberica e nel 1734 giunse a Napoli al servizio di Re Carlo di Borbone. Tipica stirpe di militari napoletani, ha avuto notevoli personaggi di elevata cultura scientifica: il maresciallo Pietro (1763-1819), il marchese Achille (1842-1904) e, su tutti, il celebre Carlo Afan de Rivera (1779-1852), Direttore Generale dei ponti e delle strade delle Due Sicilie. La storia della dinastia non si esaurisce con le glorie militari spagnole e napoletane, perchè gli Afan de Rivera si distinsero anche nelle arti con Karlo (1885-1979), tra i maggiori pittori figurativi della Jugoslavia. Alcuni discendenti degli Afan de Rivera Costaguti intrecciarono le proprie vicende con la Shoah. Questo libro è a tutti gli effetti una raccolta di memorie storiche, dà una visione d’insieme della famiglia dalle origini fino ad oggi. Il testo presenta diversi documenti inediti, genealogie, uno studio araldico di Maurizio C.A. Gorra e un blasonario disegnato da Fabio Bianchetti.
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