Pubblicazione cartacea del Registro Araldico Italiano
In occasione delle prime 500 registrazioni lo Studio Araldico Pasquini che cura la versione digitale del “Registro Araldico Italiano” (RAI) ha dato alle stampe la I edizione cartacea del Registro.
La prima edizione è curata da Borè srl ed è in vendita sul sito Youcanprint.it e su altre piattaforme on line ad un prezzo di copertina di 100,00€.
Nella parte I del RAI sono raccolti gli “Stemmi Storici” che sono stati a loro volta suddivisi in “Stemmi Noti” e “Stemmi riconosciuti”; nella parte II sono invece stati inseriti gli “Stemmi Moderni”, a loro volta organizzati in sotto sezioni: “Stemmi Ecclesiastici”, “Stemmi di Famiglia”, “Stemmi Goliardici”, “Stemmi con Decreto”, gli “Stemmi di Proprietà”, gli “Stemmi con Sentenza” e l’ “Arme Coniugalis”; nella parte III vengono raccolti gli “Alberi Genealogici”, sia familiari che epicsopali, che spirituali; nella parte IV troviamo gli “Stemmi Commerciali”; nella parte V sono stati inseriti gli “Stemmi di Enti”; nella parte VI quindi gli “Stemmi Stranieri”; nella parte VII gli “Emblemi Commemorativi e Celebrativi” ed infine una parte riservata agli “Stemmi di Distinta Civiltà”.
Gli unici stemmi che non sono stati censiti sono quelli civici.
Come per altre iniziative similari – che restano tutte iniziative private -, questo registro non può escludere la possibilità che più famiglie usino il medesimo stemma o emblema, o che alcune letteralmente rubino l’arma di una casata con lo stesso cognome, ma per quanto possibile contrastatali fenomeni
Il RAI si caratterizza per la possibilità di restrare oltre allo stemma anche insegne, cimieri, rebus, motti, vessilli, ex libris, livree, sigilli, alberi genealogici, statuti araldici, brisure di famiglia ed esegesi degli emblemi; la lista completa degliemblemi che si possono registrare sul RAI è pubblicata su un’apposita guida .
Tutte queste informazioni, oltre ad alcuni contenuti di “servizio” proposti dalla versione digitale del RAI – quali legenda, nozioni araldiche, usi e consuetudini – sono presenti anche nelle due versioni pubblicate da Borè editore.
Per maggiori dettagli: Registro Araldico Italiano
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