Un singolare stemma trovato nell’Urcionio
Grazie al sito www.lafune.eu, riproponiamo la suggestiva storia del ritrovamento dell’insolito stemma dei due leoni che caratterizza la città di Viterbo.
La vicenda risale al 1990, quando per consentire la copertura dell’Urcionio, è stato necessario dragare il letto del corso d’acqua per creare un piano di cemento su cui posizionare il tunnel di copertura. Durante questo intervento è emerso lo stemma, disegnato su unico blocco di peperino di 91 centimetri di altezza, 75 di larghezza e 17 di spessore. “All’interno del blocco emerge lo scudo – spiega Roberto Pomi sul sito Lafune.eu – In altorilievo sono raffigurati due leoni in posizione verticale. La posizione li vorrebbe, secondo le convenzioni tipiche, rampanti; invece i due leoni mantengono la classica posizione dello stemma di Viterbo che tutti conoscono. Sono nella cosiddetta posizione “passante”, con la testa rivolta in avanti, di prospetto, e la coda ripiegata sulla schiena a “esse”. E’ assente la lancia trifida o la palma usuale in altri stemmi. Uno stemma unico e sconosciuto. Sconosciuto anche nei secoli precedenti, perché mai compare in manoscritti e non è menzionato nei manoscritti di tanti e diversi autori di storie cittadine”.
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