Re Vittorio Emanuele III e la regina Elena di nuovo in Italia
Lo scorso 15 dicembre è stata trasferita da Montpellier al Santuario di Vicoforte, basilica in origine destinata a diventare mausoleo familiare dei Savoia, la salma di Elena del Montenegro, seconda regina d’Italia e moglie di Vittorio Emanuele III, sovrano il cui corpo a sua volta il 17 dicembre è stato trasferito a Vicoforte dalla cattedrale cattolica latina di Alessandria d’Egitto, località presso cui si è spento nel 1947.
L’iniziativa frutto di un lungo lavoro diplomatico fra la famiglia Savoia e lo Stato Italiano, ha visto l’intervento diretto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma ha scontentato un po’ tutti: i familiari dei sovrani defunti che avrebbero voluto la traslazione presso il Pantheon a Roma, ultima dimora eletta per i sovrani italiani, ma anche l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani e le Comunità Ebreaiche, che ricordano il ruolo avuto da Vittorio Emanuele III durante l’epoca fascista e la sua approvazione delle leggi razziali.
La traslazione inoltre è avvenuta con modalità assolutamente riservate, ma con voli militari, così da suscitare lo scontento ancora una volta dei familiari che avrebbero desiderato una cerimonia pubblica, ma anche le polemiche di una parte del mondo politico che ha chiesto spiegazioni circa le ragioni dell’uso di un volo di stato e circa l’addebito dei relativi costi.
Articoli correlati: Gli ordini cavallereschi commemorano la regina Elena
.