Premio Internazionale Otto d’Asburgo
Venerdì 17 novembre, presso la Sala Mattarella di Palazzo dei Normanni a Palermo, l’ “International Commission For Orders Of Chivalry”, “Famiglie Storiche d’Italia”, “Studium – Accademia di Casale e del Monferrato” e l’ “Associazione Insigniti Onorificenze Cavalleresche”, consegneranno il “Premio Internazionale Otto d’Asburgo”.
Destinatari del prestigioso riconoscmento saranno S.A.R. il Principe Ereditario Leka II Zogu, Capo della Real Casa degli Albanesi e la Real Asociacion de Hidalgos de España.
L’iniziativa dedicata a S.A.I.& R. arciduca Otto d’Asburgo, ne celebra la memoria esaltandone i valori di riferimento.
Otto d’Asburgo infatti nacque a Reichenau, nella Bassa Austria, il 20 novembre del 1912, figlio di Carlo, poi divenuto Imperatore d’Austria e re di Ungheria (Beato Carlo d’Austria). Nel 1919 la famiglia viene esiliata dall’Austria in virtù di una legge speciale; tutte le sue proprietà sono confiscate. Le condizioni di povertà in cui fu ridotta a Madera giocarono un ruolo decisivo nella malattia e di conseguenza nella morte dell’Imperatore, avvenuta il 1° di aprile del 1922.
L’Arciduca Otto, il maggiore dei figli di Carlo, visse in esilio a partire dal 1919, prima in Svizzera, poi in Portogallo, in Spagna e in Belgio. Nel 1930 fu a Parigi. Nel 1933 si oppose al nazionalsocialismo; subito dopo l’Anschluss venne emesso un ordine di cattura nei suoi confronti. Nel 1935, a Lovanio, conseguì il dottorato in scienze politiche. Nel 1936 aderì all’Unione Paneuropea. A causa dell’ostilità nazista fu costretto ad abbandonare
il continente e a risiedere negli Stati Uniti tra il 1940 e il 1944.
Nel 1942 si battè negli Stati Uniti per prevenire la progettata espulsione dei tedeschi dai territori orientali. Terminata la guerra rientrò in Austria, ma ne venne bandito su richiesta delle forze di occupazione sovietiche. Dal 1954 visse in Baviera.
Agli Asburgo venne concesso il diritto di tornare in patria solo nel 1966. Prima di tale data, sul loro passaporto austriaco era stampigliato “divieto di entrare in Austria”. Nel 1957 divenne vicepresidente di Paneuropa e dal 1973 al 2004 Presidente, poi Presidente Onorario. Nel 1979 venne eletto al Parlamento europeo, quindi rieletto, vi rimanne sino al 1999. Fu presidente di varie commissioni parlamentari. Pubblicò una trentina di volumi in varie lingue e
svolse intensa attività di pubblicista. Fu membro di numerose società scientifiche, tra cui l’Institut de France. Era dottore honoris causa presso alcune università europee e di altri continenti, tra queste l’università di Ferrara, Nancy, Tampa, Cincinnati, Gerusalemme, Pécs (Fünfkirchen), Veszprém, Budapest, Turku, Osijek e Skopje, e Senatore Accademico dello Studium di Casale Monferrato. Nel 1994, presso l’editore Criterion di Parigi, uscì il volume Otto de Habsbourg, Mémoires d’Europe. Entretien avec J.-P. Picaper; e poi in lingua italiana: STEPHAN BAIER, EVA DEMMERLE,
Otto d’Asburgo. La biografia autorizzata, Il Cerchio, Rimini 2006.
Sino al 2000 fu Sovrano e Capo dell’Ordine del Toson d’Oro, nel 2007 decise di rinunciare a favore del figlio primogenito al titolo di Capo della Casa. Morì a Pöcking, il 4 luglio 2011.
L’encomio vede fra i destinatari personalità e istituzioni di grande rilievo internazionale, e nel dettaglio:
- I Edizione: Unione Paneuropea Internazionale
- II Edizione: On. Angelino Alfano, Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, già Ministro della Giustizia della Repubblica Italiana
- III Edizione: On. Gianfranco Miccichè, già Sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana
- IV Edizione: †Prof. Guido De Marco, Presidente emerito della Repubblica di Malta Assemblea Regionale Siciliana
- V Edizione: S.Em. Rev.ma il Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, Arciprete Emerito della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura e S.A.S. il Principe Nikolaus von Liechtenstein, Presidente dell’Accademia Internazionale di Filosofia del Liechtenstein
- VI Edizione: S.E. Rev.ma Mons. Giovanni Tonucci, Arcivescovo Prelato di Loreto e Delegato Pontificio per il Santuario della Santa Casa, già Delegato Pontificio per la Basilica di Sant’Antonio in Padova
- VII Edizione: Real Asociación de Hidalgos de España
- VIII Edizione: S.A.R. il Principe Ereditario Leka II Zogu, degli Albanesi
La rilevanza dell’evento è sancita anche dagli illustri ospiti che hanno già annunciato la loro presenza, fra cui S.A.I.R. l’Arciduchessa Monika d’Asburgo, Principessa d’Ungheria, Duchessa di Santangelo; S.A.I.R. l’Arciduca Josef Karl d’Asburgo, Principe d’Ungheria; S.A.R. Dom Duarte di Braganza, Capo della Real Casa di Portogallo; S.A.R. Donna Isabel di Braganza, Duchessa di Braganza; S.E. Don Diego de Vargas-Machuca, Duca de Vargas-Machuca e Yuhi VI, Capo della Real Casa di Rwanda.
Dato il rilievo istituzionale dell’evento le eventuali richieste di partecipazione vanno preventivamente inviate con il nome e il cognome dei partecipanti entro il 14 novembre ad uno dei seguenti recapiti: famigliestoricheditalia2003@gmail.com oppure aioc.sicilia@gmail.com
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