Letti per voi: Stemmi di Murat – titoli e nobiltà del Regno di Napoli
Riportiamo di seguito una presentazione dettagliata di “Stemmi di Murat – titoli e nobiltà del Regno di Napoli”, che gentilmente l’autore ci ha inviato.
Il 27 febbraio 2016 abbiamo già avuto modo di presentare brevemente il lavoro di Vincenzo Amorosi e Gaetano Damiano, che ora abbiamo anche potuto consultare e di cui riportiamo una recensione più ampia.
Gli autori
Vincenzo Amorosi è nato nel 1946 a Cetraro (CS), ma vive a Torre Annunziata. Appartenente ad un’antica famiglia notabile del beneventano, passata poi nel napoletano nel sec. XIX, è stato dirigente tecnico delle Ferrovie dello Stato, è un araldista, ricercatore d’archivio, studioso e disegnatore araldico. Laureatosi in Scienze Turistiche, collabora alle attività archeologiche-turistiche del Centro Studi Storici Archeologici di Boscoreale, Boscotrecase e Trecase. Membro della Società Italiana Studi Araldici, Socio Corrispondente dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano, membro della European Society of Heraldic Art, è Ricercatore Associato del Centro Studi Araldici e socio fondatore e vicepresidente del Centro Studi Storici Nicolò d’Alagno. Ha pubblicato diversi libri, curando fra l’altro la parte araldica nel volume “I vescovi di Nola nei medaglioni della cattedrale” del prof. Filippo Renato De Luca ed. Istituto Grafico Editoriale Italiano e “I vescovi e i Vicari Capitolari Nolani” dello stesso autore. Nella collana Album Praeconium ha pubblicato “Emblemata Sarnensis” ed è coautore del libro-inventario “Archivio Storico della Parrocchia A. G. P. Basilica Pontificia Maria SS della Neve in Torre Annunziata.
Gaetano Damiano è nato a Domodossola da famiglia meridionale, funzionario bibliotecario dell’Archivio di Stato di Napoli, vi svolge le funzioni di assistenza e guida alla ricerca, cura gli inventari e controllo della conservazione del materiale archivistico. Si è molto occupato del “Decennio Francese” con articoli e partecipazioni a convegni che, in parte, si concludono con questa pubblicazione. Diplomato presso la Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica annessa all’Archivio di Stato di Napoli, tiene seminari sulla tecnica di ricerca genealogica. Per l’Università napoletana Suor Orsola Benincasa ha tenuto un corso di formazione per un master post-laurea “Rischio sismico e Beni Culturali” ed è stato correlatore di tesi in araldica.
Contenuto
Il volume tratta della nobiltà creata da Gioacchino Murat e Giuseppe Bonaparte a Napoli dedicando una particolare attenzione all’aspetto araldico delle nuove nobilitazioni.
Struttura
Il volume è aperto da un’efficace presentazione di Francesco Barra, ordinario di storia moderna a Salerno, quindi, dopo una breve presentazione metodologica degli autori viene proposta una prima parte del lavoro destinata a fornire i riferimenti archivistici dei documenti proposti, ed articolata in otto capitoli: avvertenza; un tentativo di ricostruzione di un fondo archivistico perduto; documenti; la nobiltà di Murat; i nobili di Murat dal fondo perduto del Consiglio de’ Maggiorati; titoli concessi da Gioacchino Murat re di Napoli; titoli concessi da Giuseppe Bonaparte re di Napoli; i feudi del Regno delle due Sicilie riservati alla corona di Francia.
La seconda parte è invece destinata a proporre le immagini, per lo più disegni curati da Amorosi, di supporto al lavoro, ed in particolare gli stemmi dei nobilitati completi di blasonature, ed è articolata in quattro capitoli: l’araldica e gli scudi di Gioacchino Murat; tabella colori araldici; platea araldica (cioè 81 schede, ciascuna con la riproduzione dello stemma realizzato a mano e la relativa blasonatura) e i volti del maggiorasco (galleria di ritratti).
A chiudere il volume i ringraziamenti, la bibliografia con le fonti archivistiche, l’indice ed il profilo degli autori.
Caratteristiche
Il volume interamente in bianco e nero, si presenta maneggevole, per formato e dimensioni, rilegato in brossura, viene valorizzato dalla scelta della carta avorio.
La grafica semplice e pulita rende piacevole la consultazione.
L’opera intende proporre dei documenti, spesso inediti ed in generale mai riorganizzati per approfondire il tema della nobiltà murattiana, e ciò fa di questo lavoro un contributo allo studio prezioso. Riscontriamo qualche refuso di troppo, ma ciò non incide sul valore del contenuto documentale curato da Damiano, valore accresciuto dal contributo di Vincenzo Amorosi, che ha realizzato a mano gli stemmi presenti nell’opera con il suo inconfondibile stile personale, caratterizzato da immagini chiare e lineari, che permettono una perfetta leggibilità degli emblemi araldici.
“Stemmi di Murat – titoli e nobiltà del Regno di Napoli”, di Vincenzo Amorosi e Gaetano Damiano, Edizioni Scientifiche e Artistiche, 2016, formato 17 x 24 cm, 160 pagine, copertina morbida, bianco e nero, 15,00 euro.
Il sito dell’editore: Edizioni ESA
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