Compagnie Nobili della Felicissima città di Palermo

E’ stato presentato nei giorni scorsi il nuovo volume curato da Mariolino Papalia per i caratteri di Antipodes e dedicato ad una specifica istituzione palermitana, quella delle “Compagnie Nobili”.

L’opera dal titolo “Compagnie Nobili della Felicissima città di Palermo” viene così presentata dal suo stesso autore:

La storia di una città passa anche attraverso la storia delle Sue Istituzioni, pubbliche e private, e di quanti si sono succeduti alla sua guida.
È questa la valenza del mio studio che Vi invito a leggere.
Il volume descrive le tre massime Compagnie, nate intorno a1 1500, e nella fattispecie le Compagnie della Carità, della Pace e dei Bianchi, alcune talora vigenti, e con tale descrizione, il lettore, si troverà proiettato all’interno della Palermo antica, quindi della storia di Palermo e la nostra storia.
Dalla lettura dello studio, sono riproposti i motivi della loro fondazione, gli scopi, l’utilità pubblica dell’Istituzione stessa, si pensi alla Compagnia della Pace, quella che io definisco, naturalmente, l’antenata della moderna struttura del Giudice di Pace ma con purtroppo le storture dei tempi moderni; nella narrazione si evidenziano e si delineano i poteri e le forze in campo sul territorio, un territorio in cui si affiancano e si sovrappongono la vita istituzionale e la vita dei cittadini in centinaia e centinaia di anni.
Dalla documentazione raccolta emerge, chiaramente articolata, una mappa di amministratori, ufficiali, funzionari, sicura espressione dello spazio politico e sociale della città, che permette, quindi, di definire l’ampio perimetro dell’area del potere cittadino, ed in fondo, della vita stessa della città, una città ricca di storia e di cultura, interessante, intrigante, misteriosa malgrado sia illuminata da un sole spesso accecante.
Palermo e una città sempre tesa, nel rispetto e nel riconoscimento della propria storia, ad affermare la giusta identità, talvolta ottusamente offuscata e confusa.
Vi lascio, con queste poche parole, alla lettura di questo libro che non può e non deve mancare nella libreria di una persona colta che ha a cuore la storia della Sua città e non solo“.

Per maggiori dettagli: Antipodes

Articoli correlati: Incontri genealogici all’Archivio di Stato di Palermo

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La copertina del volume

25 Luglio 2016
Redazione

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