Gran Premio Scudo d’Oro 2015 a Rosalbino Fasanella d’Amore di Ruffano e a Giovanni Sicari
Per la prima volta della decennale storia dell’encomio, il riconoscimento viene assegnato ex equo ed alla memoria. Destinatari del premio due figure che con modalità estremamente diverse si sono dedicate all’araldica, e che sono venute a mancare entrambe lo scorso mese di settembre: Rosalbino Fasanella d’Amore di Ruffano e Giovanni Sicari.
Il riconoscimento tributato dal Centro Studi Araldici è stato accompagnato dalle seguenti motivazioni:
ROSALBINO FASANELLA D’AMORE DI RUFFANO: sostenitore degli studi genealogici, nobiliari ed araldici, è stato anche un prolifico ricercatore e scrittore con all’attivo numerosi studi e pubblicazioni; in particolare nel 1993, con Franz Von Lobstein e Gustavo Valente ha fondato la rivista culturale “Araldica Calabrese”, una delle pubblicazioni di settore ancor oggi fra le più apprezzate, e che con il rigore scientifico che la contraddistingue, contribuisce a promuovere le conoscenze in ambito araldico.
.
Rosalbino Fasanella d’Amore
Per approfondire: E’ mancato Rosalbino Fasanella d’Amore di Ruffano
***
GIOVANNI SICARI: Già co-titolare dell’ “Antica Libreria Cascianelli” di Roma, Sicari si è dedicato per lungo tempo agli studi di araldica ed araldica religiosa in particolare, trasformando la sua libreria in un punto di riferimento del settore, curando diverse pubblicazioni cartacee in tale ambito, ma soprattutto, da autentico pioniere, portando tra i primi l’araldica sul web con la creazione nel 2001 del portale Internet “Araldicavaticana.com”; iniziative tutte con cui ha avvicinato molti al mondo dell’araldica, tanto che il suo lavoro è proseguito dopo la sua scomparsa da persone da lui introdotte all’arte del blasone.
.
Giovanni Sicari
Per approfondire: E’ deceduto Giovanni Sicari
.
Approfondisci le notizie sul Gran Premio Scudo d’Oro
Leggi anche: Notiziario Araldico
***
Nella giornata di domani invece sarà annunciato il nome dell’autore della tesi che si è aggiudicato il Premio di Laurea “in memoria di Paolo Giovanni Maria Coppola”.
.
