OMRI ad Ancona, Bari, Crotone, Piacenza, Potenza e Viterbo
Sono 17 le onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana – OMRI che sono state consegnate lo scorso 17 dicembre in una cerimonia presso la prefettura di ANCONA.
Premiati dipendenti pubblici e privati, artigiani, docenti, medici, ufficiali e sottufficiali delle forze dell’ordine, un mondo variegato di persone a cui il capo dello Stato ha conferito questo riconoscimento per essersi distinte con impegno e qualità professionali nel proprio ambito lavorativo o per aver operato con particolari fini sociali e umanitari.
I diplomi sono stati assegnati dal prefetto Raffaele Cannizzaro e dai sindaci e amministratori dei comuni di residenza degli insigniti, Castelfidardo, Fabriano Loreto, Monte San Vito e Senigallia. Per Ancona era presente il vice sindaco Pierpaolo Sediari.
Il prefetto ha ringraziato tutti gli insigniti che «con la loro attività testimoniano un attaccamento al dovere, un senso di solidarietà nei confronti del prossimo, doti che soprattutto in momenti come questi della nostra storia onorano lo Stato e la Repubblica».
La cerimonia ha costituito anche l’occasione per attribuire, per la prima volta, le “Medaglie di Liberazione” che il ministero della Difesa ha istituito quest’anno in cui ricorre il 70° anniversario della fine della seconda guerra mondiale. Un riconoscimento a partigiani, ex internati nei lager nazisti e combattenti inquadrati nei reparti regolari delle forze armate, quale simbolo di gratitudine per l’impegno da loro profuso nell’affermare i principi di libertà e indipendenza su cui si fonda la Repubblica e la Costituzione. La medaglia, coniata in bronzo, reca stilizzato un particolare della cancellata del Mausoleo delle Fosse Ardeatine, opera dello scultore Mirko Basaldella.
Il 18 dicembre invece l’Aula Magna “Attilio Alto” del Politecnico di BARI ha ospitato un’analoga cerimonia per gli encomiati della provincia di Bari, ben centootto nuovi Cavalieri dell’Ordine al Merito della Repubblica.
La cerimonia ha avuto inizio con il saluto del prefetto di Bari, Carmela Pagano, del sindaco della Città Metropolitana, Antonio De Caro e del prorettore del Politecnico di Bari, Loredana Ficarelli.
Il prefetto ha ricordato il significato delle onorificenze dell’O.M.R.I., che sono concesse dal Presidente della Repubblica ogni anno il 2 giugno e il 27 dicembre, date particolarmente significative nella storia istituzionale del nostro Paese, e che coincidono con la nascita della Repubblica e proclamazione della Costituzione.
Lo stesso giorno, presso la sala riunioni della prefettura di CROTONE, è stato insignito della onorificenza di Ufficiale dell’O.M.R.I. mons. Pancrazio Maria Limina. Hanno ricevuto la distinzione onorifica di Cavaliere: il capo reparto dei Vigili del fuoco in congedo Domenico Dragone, il brigadiere capo dell’Arma dei Carabinieri Silvio Libonati e il signor Pilade Liotti.
All’evento, presieduto dal prefetto Vincenzo De Vivo, hanno preso parte l’arcivescovo di Crotone e Santa Severina mons. Domenico Graziani, i vertici delle Forze armate provinciali, i sindaci di Crotone, Mesoraca e Giardini Naxos e alcuni familiari degli insigniti.
Anche otto cittadini residenti nella provincia di PIACENZA hanno ricevuto, sempre il 18 dicembre, i diplomi di onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferiti dal Presidente della Repubblica: tre Ufficiali e cinque Cavalieri. Le onorificenze sono state consegnate dal prefetto Anna Palombi, in una cerimonia in prefettura alla quale hanno preso parte le autorità cittadine.
Il conferimento onorifico di Ufficiale è stato riconosciuto a Antonio De Filippo, dal 2011 direttore principale della locale filiale della Banca d’Italia; a Rodolfo Paladini, 1° maresciallo luogotenente dell’esercito in quiescenza che dal 1996 fino al 2010 ha prestato servizio presso il 2° reggimento Genio Pontieri di Piacenza; a Pietro Ricci, commissario della Polizia di Stato a riposo che ha svolto la sua attività dal 1978 al 2010 presso la questura di Piacenza.
La distinzione onorifica di cavaliere è stata attribuita a Artemio Bonvini, che ha iniziato la sua attività come apprendista falegname e successivamente come mobiliere; a Giuseppe Canepari, funzionario tecnico del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco in servizio presso il comando di Piacenza; a Giuseppe Civardi, capo reparto esperto del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco in quiescenza; a Cesare Filippazzi che ha lavorato presso un’azienda grafica e successivamente ha fondato una società con l’obiettivo di seguire il particolare settore delle etichette autoadesive; a Giancarlo Savi che ha costituito, insieme al fratello, un’azienda che ha sviluppato il ramo di produzione dei serbatoi.
A conclusione della cerimonia si è esibito il gruppo gospel “New Sisters” che, attraverso la musica, si propone di sostenere associazioni ed organizzazioni che operano a favore del prossimo.
Una bandiera francese accanto a quelle italiana e europea è stata voluta invece dal prefetto di POTENZA Antonio D’Acunto nella sala della prefettura nella quale ha consegnato alcune onorificenze al Merito della Repubblica Italiana, in occasione degli auguri di Natale scambiati sempre venerdì scorso.
Il rettore dell’Università, Aurelia Sole, ha consegnato al prefetto D’Acunto il sigillo dell’Ateneo.
Alla cerimonia hanno partecipato i massimi esponenti delle autorità politiche e civili della regione, alcuni sindaci della provincia e i vertici delle Forze dell’ordine.
A chiudere l’intenso programma di appuntamenti del 18 dicembre è stato il prefetto di VIERBO Rita Piermatti, che presso il Palazzo del Governo, ha consegnato tre Medaglie della Liberazione concesse in occasione del 70° anniversario della lotta di Liberazione oltre a 6 diplomi per le onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana ad alcuni cittadini residenti in provincia.
In questa giornata – ha detto il prefetto – si vuole manifestare la riconoscenza a quei cittadini che hanno avuto un ruolo attivo ed altamente significativo nel corso degli eventi fondativi della nostra storia repubblicana e ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo del disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari.
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