OMRI a Firenze, Taranto, Trieste e Verona
Fine settimana caratterizzato da diverse cerimonie pubbliche di confermento dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Si è iniziato con Firenze dove lo scorso 10 dicembre in prefettura sono state consegnate 19 onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica (Omri) ad altrettanti cittadini della provincia – dirigenti e dipendenti pubblici e privati, artigiani, docenti, medici, infermieri, ufficiali e sottufficiali dell’Esercito, della Marina e delle Forze dell’ordine – ai quali il presidente della Repubblica ha conferito il riconoscimento per particolari meriti professionali o per aver operato per fini socio-umanitari.
Una platea varia, professionale e umana, quella degli insigniti, che testimoniano con la loro attività «un attaccamento al dovere, un senso di solidarietà nei confronti del prossimo, doti che in questi momenti della nostra storia onorano lo Stato e la Repubblica» ha commentato il prefetto di Firenze Alessio Giuffrida che ha consegnato le onorificenze insieme ai sindaci e amministratori locali dei comuni di residenza dei cittadini (Bagno a Ripoli, Certaldo, Firenze, Montelupo Fiorentino, Rufina, Scandicci e Vicchio), presente per il capoluogo toscano Cristina Giachi, vice sindaco.
Durante la cerimonia, accompagnata dall’Ensamble “Le fisarmoniche” del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, sono anche state consegnate due Medaglie della Liberazione che il ministero della Difesa ha istituito per il 70° anniversario della fine della Seconda Guerra mondiale come riconoscimento verso gli ex partigiani, gli ex internati nei lager nazisti e gli ex combattenti dei reparti regolari della Forze armate, per l’impegno e il sacrificio fatto in nome dei principi di libertà e indipendenza alla base della Repubblica e della Costituzione.
Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana, consegnate sempre il 10 dicembre anche dal prefetto di Verona, Salvatore Mulas, ai cittadini che si sono distinti per impegno, abnegazione, efficienza, presenti i sindaci dei comuni. Nel corso della cerimonia i neo-insigniti hanno raccontato le esperienze lavorative e l’impegno sociale che ha caratterizzato la loro vita. Tra gli insigniti ha ricevuto l’onorificenza, la sig.ra Maria Teresa Salaorni Turazza, madre di due poliziotti deceduti in servizio a Verona.
Attestato di pubblica benemerenza è stato consegnato al viceprefetto vicario Iginio Olita, per l’impegno adoperato durante l’emergenza L’Aquila 2009.
Ancora sette diplomi di cavaliere e uno di ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana sono stati consegnati in prefettura ad altrettanti cittadini della provincia di Trieste dal prefetto maria Adelaide Garufi.
In questo caso i ‘novelli’ cavalieri sono Alberto Cattaruzza, Edi Kraus, Gaetano Paccione, Giuliano Panza, Sergio Specogna, Claudio Spena, Federica Verin; l’onorificenza di ufficiale Omri è andata a Dario Giacomin.
“Grazie a chi con il proprio impegno lavora per il bene della comunità con onestà, responsabilità e senso dello Stato, tra questi gli operatori delle Forze dell’ordine, sempre sul campo per garantire le condizioni di una pacifica convivenza sociale e tutelare i diritti“. Questo il senso delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana (Omri) conferite dal capo dello Stato a 13 cittadini della provincia di Taranto. Lo ha ricordato lo scorso 11 dicembre il prefetto Umberto Guidato durante la cerimonia in prefettura, accompagnata dalle musiche eseguite dai ‘Giovin-celli’ del liceo musicale ‘G. Paisiello’. «La città di Taranto e la provincia richiedono una dedizione completa con l’impegno di tutti, Istituzioni e cittadini insieme, per il bene collettivo» ha aggiunto Guidato sottolineando l’importanza della collaborazione tra le istituzioni sul territorio.
Oltre ai diplomi Omri, il prefetto ha consegnato anche una Medaglia della Liberazione a un cittadino di Taranto. L’onorificenza è un riconoscimento per chi ha partecipato alla Seconda Guerra mondiale come militare nei reparti regolari delle Forze armate, come partigiano, o internato nei lager nazisti, per il contributo all’affermazione della libertà democratica su cui si fonda la Costituzione.
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