Nuova vita per lo storico Collegio Araldico
Dopo il rilancio dello storico repertorio nobiliare, il Libro d’Oro della nobiltà Italiana, edito da oltre un secolo a cura del benemerito e prestigioso Collegio Araldico Romano, diretto dal Conte Roberto Colonnello Bertini Frassoni, lo scorso 20 giugno a Torino, di fronte al notaio Giovanni Giunipero di Corteranzo, in Piazza San Carlo 183, si è concretizzata la ri-fondazione del Collegio Araldico, che vede come soci fondatori una quarantina di gentiluomini italiani provenienti dalle diverse realtà associative nobiliari presenti oggi in Italia, dal Corpo della Nobiltà Italiana – CNI, alla Società editrice Libro d’oro srl, all’Associazione Storica della Nobiltà Italiana – ASNI. Tra questi i migliori nomi dell’aristocrazia italiana.
Neo-segretario generale del rinnovato Collegio Araldico è Fabrizio Antonielli d’Oulx e di Costigliole, mentre è stato eletto presidente del consesso Narciso Salvo di Pietraganzili, il primo, amministratore delegato della Libro d’oro srl e il secondo Presidente della giunta araldica del CNI, mentre dalle fila dell’ASNI, provengono Marco Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita e Stefano Grillo di Ricaldone, rispettivamente Segretario generale e Consigliere di presidenza dell’Associazione Storica della nobiltà Italiana.
Con la riunione di Torino quindi, dopo avere assicurato il proseguimento e il rilancio del Libro d’Oro della nobiltà italiana, l’esempio di collaborazione dei nobili italiani ha assicurato anche nuova vita allo storico istituto, il Collegio Araldico, da sempre punto di riferimento per il mondo nobiliare delle famiglie storiche del nostro Paese.
Il Conte Roberto Colonnello Bertini Frassoni, dopo avere dedicato molta parte della sua vita allo storico istituto, del quale è stato Segretario generale fin dai lontani anni ’70 succedendo al conte Raoul Bertini Frassoni, essendo giunto ormai alla soglia degli otto decenni di vita lo scorso febbraio con una sua toccante lettera, aveva deciso di passare ufficialmente le consegne a “un numeroso gruppo di amici che hanno condiviso la decisione di impegnarsi affinché il Libro d’oro della Nobiltà Italiana” e adesso anche il Collegio Araldico, “avessero a continuare nel tempo”.
Tra le immediate incombenze del ri-costituito consesso il rilancio della Rivista Araldica.
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