Le U.N.I. sono due – aggiornamento
In origine fu l’Unione della Nobiltà d’Italia, prestigioso ente nobiliare costituito nel 1951, che nel 1980 confluì nel Corpo della Nobiltà Italiana (C.N.I.).
Successivamente, nel 1988, sorse una nuova Unione della Nobiltà d’Italia, sodalizio tutt’ora esistente anche se con scarsa visibilità pubblica.
Infine nel 2014 viene ri-costituita l’Unione della Nobiltà d’Italia, con il dichiarato intento di riprendere l’eredità morale dell’ente attivo dal 1951 al 1980.
Nomi uguali per enti diversi, che oltretutto fanno uso del medesimo acronimo: U.N.I. e che spesso vengono alterati in “Unione della Nobiltà Italiana”.
Inevitabile la confusione (che purtroppo ha coinvolto anche il nostro giornale, e ce ne scusiamo con i lettori) e da qui le recenti prese di posizione prima da parte dell’avvocato Riccardo Scarpa dell’Unione della Nobiltà d’Italia fondata nel 1988, con data 24 novembre 2014:
Cui è seguita la replica da parte di Michele Ferrero dell’Unione della Nobiltà d’Italia fondata nel 2014, datata 26 marzo scorso: “Poiché sulla pagina https://www.facebook.com/218980748228948/photos/a.675727975887554.1073741829.21898074
228948/675727822554236/?type=1&theater+ il Principe Alberto Giovannelli, attraverso il suo avvocato, Prof. Avv. Riccardo Scarpa, ha erroneamente diffidato codesta associazione UNIONE DELLA NOBILTA’ D’ITALIA, all’uso del nome e dell’emblema, con la presente al fine di evitare equivoci, si comunica bonariamente quanto segue:
PUNTO 1-Codesta associazione Unione della Nobiltà d’Italia, avente sede in Torino in via Magenta n. 61, è rinata quale fedele, continuazione della storica U.N.I. di Torino, sorta il 21 dicembre 1951, infatti ricostituitasi per volontà di alcuni gentiluomini Torinesi, con atto notarile il 27 marzo 2014, dopo le consultazioni di Palazzo Carignano del 2012, quindi presente con sito internet alla pag. www.uninoib.it nonchè amministratrice del maggior numero di repertori, nobiliari, periodici, che dona alle segreterie dei Regni Europei, il cui Presidente è il barone Ettore Gallelli Benso, NON deve essere confusa con l’ente romano, denominato UNIONE DELLA NOBILTA’ ITALIANA, infatti costituito a Roma il 10 ottobre 1988 n. di registro 2710 presso il notaio romano AUGUSTO PAULILLO, con sede a CLUSONE (BERGAMO), e avente invece per Presidente il predetto Principe Alberto Giovannelli.
PUNTO 2-La principale prova di quanto affermato, è la stessa diffida pubblicata nella pagina https://www.facebook.com/218980748228948/photos/a.675727975887554.1073741829.218980748228948/675727822554236/?type=1&theater nella quale appunto si legge la richiesta di NON usare il nome UNIONE DELLA NOBILTA’ ITALIANA (NON UNIONE DELLA NOBILTA’ D’ITALIA). Nella medesima diffida si ammette inoltre che, lo STATUTO delle due società è diverso (QUINDI LEGALMENTE NON CONFONDIBILE).
3)-Anche il logo di questa associazione UNIONE DELLA NOBILTA’ D’ITALIA, non può generare confusione con altri loghi e simboli, dato che ha rilevato il medesimo logo originario dell’U.N.I. costituito in onore di S.M. Umberto II di Savoia Re d’Italia, dalla corona reale sabauda, con l’aggiunta dell’acronimo U.N.I. come infatti risulta sul sito www.uninob.it www.https://www.notiziarioaraldico.info/…/rinasce-lunione-nobil…/
4)-Per commemorare la prima fondazione dell’U.N.I. di Torino, codesta associazione festeggia infatti il proprio anniversario il 21 dicembre di ogni anno, con balli presso le residenze della nobiltà piemontese. Dunque codesta associazione UNIONE DELLA NOBILTA’ D’ITALIA per nome, simboli, fine statutario, metodologia, organigramma, e sede, rifondata quale fedele continuazione della storica Unione della Nobiltà d’Italia, infatti sorta a Torino il 21 dicembre 1951, NON può essere confusa con l’UNIONE DELLA NOBILTA’ ITALIANA, creata invece dal Principe Alberto Giovannelli a Roma il 10 ottobre 1988, con sede a CLUSONE (BERGAMO)“.
A chiudere (per il momento) la controreplica dell’Unione della Nobiltà d’Italia fondata nel 1988, datata 2 aprile 2015:
In attesa di poter fare chiarezza.
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AGGIORNAMENTO DEL 2 MAGGIO 2015
Gli interessati hanno segnalato alla redazione del Notiziario Araldico un’ulteriore replica del 9 aprile, di cui òla nostra redazione non era a conoscenza, che dunque pubblichiamo di seguito a completamento dell’informazione data.
Con data 9 aprile 2015, l’ “Unione della Nobiltà d’Italia” fondata nel 2014, ha replicato per bocca del segretario Michele Ferrero tramite un postu su Facebbok:
“Con la presente in nome e conto del Presidente dell’Associazione Unione della Nobiltà d’Italia, Barone Ettore Gallelli Benso, in merito alla seconda comunicazione inviataci dall’avv. Scarpa, in nome e per conto del Principe don Alberto Giovannelli, di cui la pag. Facebook codesta segreteria precisa quanto segue:
Punto 1
Come risulta facilmente, effettuando una semplice visura del rogito, presso l’apposito registro atti pubblici di TORINO, codesta Associazione Unione della Nobiltà d’Italia, con sede a Torino, in via Magenta n. 51 e ivi registrata il 27 marzo 2014 dal notaio Chiara Cristino, è rinata quale, sola, unica, fedele, ricostituzione della storica Associazione Unione della Nobiltà d’Italia, infatti fondata a TORINO il 21 dicembre 1951 con avallo di S.M. Umberto II di Savoia, ultimo Re d’Italia, come dimostra il fatto che fu il primo, e più prestigioso, ente nobiliare, Italiano, difatti autorizzato all’uso della corona Reale, quale originario logo societario. Si osservi infatti che, tale ricostituita associazione, oltre ad aver rilevato lo stesso simbolo, ha la stessa sede, nonché l’archivio documentale, e celebra infine il proprio anniversario lo stesso giorno (il 21 dicembre di ogni anno), con feste e balli presso le dimore della nobiltà Piemontese.
Diversamente invece l’associazione Unione della Nobiltà d’Italia del Principe Alberto Giovannelli, che l’avv. Riccardo Scarpa, (aveva inizialmente indicato col nome di UNIONE DELLA NOBILTA’ ITALIANA), salvo poi rettificare in UNIONE DELLA NOBILTA’ D’ITALIA, come si legge nella seconda comunicazione, di cui la pag. Facebook è al contrario un ente BERGAMASCO, creato il 10 OTTOBRE 1988 con registrazione n. 2710 trascritta nel registro atti pubblici di Roma, (come loro stessi ammettono), infatti con sede a CLUSONE (nella Bergamasca); dunque non confondibile con codesta piemontese Associazione Unione della Nobiltà d’Italia, ricostituitasi a Torino, quale unica erede di quella storica, infatti attiva nel 1951 nella medesima sede di Torino.
Punto 2
L’associazione U.N.I. del Principe Giovannelli, non ha inoltre alcun sito internet, nemmeno mediaticamente è quindi possibile equivocarle, oltre ad avere differente statuto, sede, organigramma, e direttivo, come si evince elementarmente visionando invece il sito internet di codesta associazione alla pag. www.uninob.it
Punto 3
Riguardo poi la sigla U.N.I. si sottolinea che, non esiste legge, o sentenza che sancisca il diritto esclusivo all’uso di un acronimo, sigla, o iniziali, da parte del primo che le ha registrate con atto notarile. Lo prova il fatto che U.N.I. è un comunissimo acronimo, infatti usato da molte e variegate realtà associative, come ad es. Ente Italiano di Normazione, l’Unione Nudisti Italiani o l’ Union Network International”.
Leggi anche: Rinasce l’Unione Nobiliare Italiana
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