Disegno di legge per tutelare l’araldica familiare
Lo scorso 30 ottobre l’onorevole Paolo Grimoldi ha presentato alla Camera dei Deputati un disegno di legge denominato “Disciplina dell’araldica privata”.
La proposta è basata su un progetto elaborato dai professori Tommaso Romano e Antonino Sala e si pone l’obiettivo di tutelare gli stemmi familiari italiani, “memoria storica e culturale delle famiglie” come già avviene in altri Stati.
In sintesi il DDL propone di “attribuire all’Ufficio del cerimoniale di Stato e per le onorificenze, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, le competenze per la registrazione e per la protezione degli stemmi e delle armi familiari sia di antico uso che di nuova costituzione, che rappresentino la persona o la sua famiglia”.
Grazie alla collaborazione del professor Antonino Sala siamo lieti di rendere disponibile il testo integrale del DDL scaricabile in un file PDF al link: Proposta di Legge per la ”Disciplina dell’araldica privata” N. 2692 il 30.10.2014
Va evidenziato come l’impostazione del progetto non consideri uno stemma familiare quale espressione grafica di un cognome; nel DDL infatti gli stemmi sono assimilabili a marchi o loghi personali, con tutte le conseguenze del caso, mentre ampio rilievo viene dato al ritorno economico che l’iniziativa può avere per l’erario.
Fra gli aspetti che necessitano di una riflessione si evidenziano in particolare la mancanza di indicazioni circa la tutela degli stemmi storici, che il dispositivo di legge attualmente ipotizzato non tutelerebbe, lasciando così agio a chiunque – a titolo esemplificativo – di registrare a proprio nome lo stemma dei Savoia; analogamente l’attuale ipotesi non preclude la possibilità da parte di un terzo di registrare uno stemma “abbandonato” dai discendenti di un precedente utilizzatore. Anche il riferimento alle ornamentazioni esterne allo scudo lascia qualche perplessità, andando a toccare un aspetto proprio dell’araldica nobiliare, mentre all’articolo 2 la definizione di uno stemma quale “rappresentazione simbolica” è da ritenersi probabilmente una svista, sebbene grave; un refuso invece è evidentemente all’articolo 4 il riferimento agli stemmi gentilizi, mentre appare opportuno specificare meglio cosa si intenda con l’indicazione di “persone associate” più volte ripresa dall’attuale DDL.
Restano poi tutte da valutare le conseguenze che la nuova disciplina sul cognome in fase di definizione, potrebbe comportare.
I promotori dell’iniziativa comunque sono i primi a sollecitare integrazioni o correzioni, che potranno essere inserite nell DDL nella fase di commissione.
Resta comunque la portata storica della proposta, che porta all’attenzione del legislatore la questione dell’araldica familiare e che non circoscrive il problema alla sola araldica nobiliare estendendo l’ipotizzata disciplina all’araldica familiare generale, merito che si ritiene doveroso riconoscere ai promotori dell’iniziativa.
Un approfondimento sull’iniziativa con il commento di uno dei promotori, saranno pubblicati sul prossimo numero del Gazzettino Araldico in uscita a fine mese.
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aggiornamento del 26/11/2014 ore 23.54
A riprova dell’interesse che l’iniziativa sta riscuotendo, i promotori del DDL segnalano di aver ricevuto il seguente messaggio: “Sua Altezza Reale il Duca d’Aosta gradisce, mio tramite, farle giungere il Suo compiacimento per l’iniziativa da lei intrapresa per la tutela di una parte della cultura e della Storia italiana. Ai cordiali saluti del Principe, unisco i sensi della mia massima stima. La Segretaria Particolare (D.sa Silvia Anelli)“.
Per appfondire: Paolo Grimoldi; Antonino Sala; Tommaso Romano
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