Aggiornamento per la bandiera della Marina Militare

Con il 2014 la Marina Militare italiana aggiorna il proprio vessillo, eliminando alcuni errori che con il tempo hanno contaminato l’originario vessillo.

A darne notizia il noto araldista Giorgio Aldrighetti, che dalle pagine di “Rivista Marittima” (la rivista ufficiale della Marina Italiana edita dal Ministero della Difesa) nel suo numero di febbraio; in tale contributo Aldrighetti ricostruisce lo scambio epistolare avuto con lo Stato Maggiore della Marina a partire dal 1993, scambio attraverso cui l’araldista ha messo in luce errori e devianze da quello che era il vessillo originariamente concesso ed autorizzato.

Un percorso durato vent’anni e conclusosi a dicembre 2013 quando con apposito Foglio d’Ordine lo Stato Maggiore dava le nuove disposizioni in materia, disposizioni che hanno portato al recupero dell’originaria corona turrita interamente d’oro (ripulita da elementi rossi spurii), alla rivisitazione del disegno delle croci amalfitana e pisana, e a una significativa sistemazione del leone marciano (cui ricordiamo Aldrighetti ha dedicato anche un interessante volume). Non tutte le osservazioni dell’araldista sono state accolte, ma certamente è stato compiuto un importante passo avanti nel recupero e nel rispetto delle caratteristiche araldiche del vessillo attraverso cui l’Italia è riconosciuta in molte parti del mondo grazie alle sue navi militari e civili.

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Leggi anche: Aldrighetti sullo stemma Ravagnan

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Il nuovo stemma collocato al centro del tricolore nelle bandiere della Marina Militare Italiana

26 Marzo 2014
Raffaele Coppola

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