Riconciliazione in Casa Borbone: unità per l’Ordine Costantiniano di San Giorgio ?
CONSAPEVOLI entrambe le parti dei continui sforzi dei nostri ultimi Sommi Pontefici e, in particolare, del nostro attuale Santo Padre, Papa Francesco, in favore della rievangelizzazione dell’Europa e dell’unità di tutti i cristiani
DICHIARANO il proprio comune desiderio di conciliazione, tanto familiare quanto costaniniano, di entrambi i rami ed il proprio desiderio di porre fine alle rivalità ed incomprensioni familiari e tra i rispettivi sostenitori, sotto un rinnovato spirito cattolico e costantiniano di servizio alla Santa Chiesa e di diffusione della nostra Santa Fede.
CONFIDANDO entrambe le parti che la Divina Provvidenza si incaricherà di indicare il cammin verso l’unità dinastica della Casa Reale di Borbone delle Due Sicilie,
CONCORDANO entrambe le parti di porre nel frattempo tutto il proprio impegno dinastico e familiare al fine di raggiungere uno spirito di concordia e comprensione non solo tra di esse ma egualmente tra i propri sostenitori, RICONOSCENDOSI RISPETTIVAMENTE COME CUGINI, CON IL TRATTAMENTO E I TITOLI CHE ATTUALMENTE SONO DI USO COMUNE DI AMBEDUE LE PARTI ED I PROPRI DISCENDENTI, E AGENDO PUBBLICAMENTE ALL’UNISONO COME UN’UNICA FAMIGLIA.
E in buona fede e concordia familiare invitano ad unirsi a questo ATTO DI CONCILIAZIONE tutti i membri della Dinastia di Borbone delle Due Sicilie, ai quali entrambe le parti si impegnano a rendere privatamente noto questo ATTO DI CONCILIAZIONE.
Firmato a Napoli il 25 gennaio 2014
Pedro di Borbone delle Due Sicilie – Duca di Noto
Carlo di Borbone delle Due Sicilie – Duca di Castro
Questo il testo dell’ “Atto di conciliazione” che circola in rete e che i capi dei due rami contrapposti in cui risulta diviso il celebre casato nobiliare, avrebbero sottoscritto oggi a Napoli in occasione della beatificazione della regina Maria Cristina di Savoia, loro comune ava.
Un atto che potrebbe quindi porre fine ai dissidi che hanno lacerato l’illustre famiglia e dato luogo alla creazione di due contrapposi ordini cavallereschi sotto le insegne costantiniane.
In attesa di conoscere maggiori dettagli si rimanda al resoconto della giornata fornito dal quotidiano Il Secolo XIX
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