Chieti e Ragusa celebrano i nuovi cavalieri
Questa mattina nei saloni di rappresentanza della prefettura di Ragusa si è tenuta la cerimonia di consegna dei diplomi delle onorificenze dell’Ordine ‘al merito della Repubblica Italiana’ conferite dal Presidente della Repubblica il 2 giugno scorso a otto cittadini di questa provincia che si sono distinti per il loro impegno professionale e sociale e che, con la loro condotta di vita, si sono resi particolarmente benemeriti nei confronti della Repubblica.
I titoli onorifici, riconosciuti agli insigniti quasi tutti appartenenti alle Forze di polizia, accompagnati nella circostanza dai familiari più cari, sono stati consegnati dal prefetto Annunziato Vardè, insieme al questore Giuseppe Gammino e al comandante provinciale della Guardia di Finanza Alessandro Cavalli.
Il Prefetto ha voluto sottolineare l’importanza di tali onorificenze che si configurano come riconoscimento nei confronti di persone con elevate qualità non solo professionali ma anche morali, che si sono distinte per il buon governo della cosa pubblica, per il rispetto delle regole, per aver lavorato con impegno e dedizione, facendo nella circostanza riferimento agli sforzi compiuti quotidianamente dagli operatori di Polizia che adempiono al proprio dovere esponendosi talvolta a rischi per corrispondere al meglio ai sempre più pressanti bisogni di sicurezza della collettività.
Si è svolta questa mattina – presso i saloni di rappresentanza della prefettura di Chieti – la cerimonia di consegna delle onorificenze al merito della Repubblica Italiana alla quale hanno partecipato le autorità civili e militari della provincia e l’arcivescovo metropolita monsignor Bruno Forte.
Dopo il saluto del prefetto Fulvio Rocco de Marinis, sono state consegnate le onorificenze, conferite dal Capo dello Stato, a 20 cittadini residenti nella provincia che si sono distinti in modo significativo per il loro impegno professionale e sociale e che con la loro condotta di vita si sono resi particolarmente benemeriti nei confronti della Repubblica.
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