Conclusa la trilogia araldica di Vivant

Sabato 10 novembre, presso la prestigiosa Sala Rossa di Palazzo Civico di Torino, si è tenuto l’ultimo atto di un percorso durato quattro anni, con cui Vivant in collaborazione con la Società Italiana di Studi Araldici, il Corpo della Nobiltà Italiana e la Delegazione piemontese del Sovrano Militare Ordine di Malta, ha condotto un affezionato e numeroso pubblico alla scoperta dei tesori araldici della capitale sabauda.

 

Pubblico

Foto Mario Bianchi: Un momento del convegno

L’originale proposta messa a punto da Vivant ha visto dunque tre intense e ricche giornate di studi, la prima nel 2009 dedicata all’ “Araldica del pennino”, la seconda nel 2010 dedicata all’ “Araldica dello scalpello” e la terza nel 2011 con tema l’ “Araldica del pennello”; in ciascuna di esse sono state presentate le risultanze di quello che è stato un vero e proprio censimento delle testimonianze araldiche della metropoli piemontese, risultanze puntualmente raccolte nei corposi “Atti” delle giornate di studio, pubblicati e presentati al pubblico l’anno successivo allo svolgimento dei singoli appuntamenti. Quest’anno dunque quello che ormai è diventato un appuntamento irrinunciabile per molti appassionati e studiosi della materia ha visto la presentazione del volume che ha raccolto gli “Atti” del convegno dell’anno scorso, dedicato all’ “Araldica del pennello”, a cui si è aggiunto un quarto volume con i preziosi ed indispensabili indici per la consultazione della trilogia cartacea.

Di seguito proponiamo integralmente l’intervento del Presidente di Vivant Fabrizio Antonielli d’Oulx che meglio illustra questo lungo ed affascinante percorso, inquadrandolo nell’impegno e nelle proposte del prestigioso sodalizio:

 


Video Centro Studi Araldici: L’intervento di Fabrizio Antonielli d’Oulx

L’incontro di sabato ha voluto comunque riservare agli intervenuti anche un nuovo ed inedito contributo, per molti versi provocatorio, affidato ad Alberto Gamaleri Calleri Gamondi (Consigliere SISA), sull’Araldica Ermetica.

 

Alberto Gamaleri Calleri Gamondi

Foto Mario Bianchi: Alberto Gamaleri Calleri Gamondi durante il suo intervento

Anche in questa occasione il consenso di pubblico è stato notevole, tanto che l’ente promotore, avendo esaurito i 100 posti di capienza disponibili già in fase di raccolta delle adesioni, si è visto costretto a limitare la promozione dell’evento e a sconsigliare la partecipazione a chi non avesse preventivamente prenotato. Un successo che testimonia come l’interesse intorno alla materia sia ancora vivo, e come le proposte di qualità riescano a raccogliere un significativo consenso di pubblico.

L’auspicio degli intervenuti, ma anche di molti cultori della materia, è che questa serie di appuntamenti promossi da Vivant possa in qualche modo proseguire; una possibilità non semplice da realizzare, ma che la passione di Antonielli, e il supporto di due autorevoli araldisti come Gustavo Mola di Nomaglio e Roberto Sandri-Giachino rendono comunque praticabile (Raffaele Coppola).

Leggi anche: Successo per “L’araldica del pennino”, “Araldica dello scalpello”: programma, Araldica del pennello

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13 Novembre 2012
Redazione

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