Araldica del pennello
Con l’appuntamento di sabato 26 novembre si è conclusa la trilogia di convegni organizzata da Vivant in collaborazione con il Corpo della Nobiltà Italiana, Cavalieri di Malta e Società Italiana di Studi Araldici, che ha cercato di censire e catalogare le fonti araldiche piemontesi.
Così dopo “L’araldica del pennino” nel 2009 e “L’araldica dello scalpello” nel 2010, quest’anno è stata la volta de “L’araldica del pennello”.
Come di consueto l’appuntamento è stato ricco di interventi qualificati e di presentazioni ben supportate da numerose testimonianza araldiche, e l’iniziativa è stata ancora una volta premiata da una numerosa partecipazione di pubblico.
Da segnalare che nell’occasione sono stati distribuiti gli “Atti” del convegno dell’anno precedente, curati da Fabrizio Antonielli d’Oulx, stampati da Roberto Chiaramonte Editore, con il contributo di Fondazione CRT e Reale Mutua Assicurazioni e il patrocinio della Città di Torino, della Provincia di Torino e della Regione Piemonte.
Il volume non ha solo raccolto i testi degli interventi del convegno dedicato all’araldica dello scalpello, ma anche le numerosissime immagini che hanno corredato le diverse relazioni, riproponendole a colori. Il risultato che ne è scaturito è un volume di ben 410 pagine, che raccoglie moltissime testimonianze araldiche su pietra di Torino (ma non solo), e che per questo assolve egregiamente all’obiettivo dell’iniziativa, volta a catalogare e conservare queste importanti testimonianze storico-artistiche.
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