Stemmi e Imprese di Casa Trivulzio
Giovedì 29 novembre a Milano, presso la prestigiosa sala Weil Weiss del Castello Sforzescho, si è svolta la presentazione del volume: “Stemmi e Imprese di Casa Trivulzio”.
Il codicetto di contenuto araldico appena edito, custodito nelle collezioni della Fondazione Trivulzio, è una tipica raccolta «XVII secolo» di scudi d’arma e di motti del Casato in generale, nonché dei maggiori suoi esponenti in particolare: in 40 carte, riunisce altrettanti blasoni ereditati da una tradizione basso-medievale, e rielaborati con gusto rinascimentale e barocco da araldisti legati – così appare – alla stessa dinastia trivulziana.
Curata da Marino Viganò, completata da blasonature di Carlo Maspoli, questa riproduzione del manoscritto Codice 2120 (Edizioni Orsini De Marzo/Sankt Moritz Press, 2012, pp. xii + 153, ill., chf 60.-, € 50.-) porta, dopo un’ampia introduzione storico-genealogica, anche una ricchissima iconografi a di raffronto su stemmi e imprese testimoniati in oggetti e luoghi i più vari: monete, medaglie, affreschi, capitelli di colonne, targhe in marmo, miniature, tessiture di arazzi, dipinti e stucchi modellati e coloriti.
Un’esordio davvero intrigante per la collana “Trivulziana”, destinata a raccogliere i risultati delle ricerche patrocinate dall’ente che si pone quale nuovo importante mecenate della cultura milanese e non solo.
A riprova dello spessore che vuole avere il lavoro della fondazione vi è anche la presentazione di questo primo volume, che ha visto in apertura l’intervento della direttrice della Biblioteca Trivulziana, Isabella Fiorentini, che ha introdotto i due preziosi manoscritti denominati Codici Trivulziani.
Video Centro Studi Araldici: L’intervento di Isabella Fiorentini
A seguire l’intervento di Gian Giacomo Attolico Trivulzio, in rappresentanza della Fondazione Trivulzio, che ha brevemente tracciato storia e obiettivi dell’ente.
E’ stata poi la volta dell’araldista Carlo Maspoli, che ha meglio illustrato caratteristiche ed evoluzioni dell’araldica del casato.
Video Centro Studi Araldici: Il contributo di Carlo Maspoli
Quindi l’intervento dell’editore Niccolò Orsini De Marzo (in una delle sue rarissime apparizioni pubbliche) ha brevemente illustrato le vicende che hanno portato alla realizzazione del volume.
Video Centro Studi Araldici: La presentazione di Niccolò Orsini De Marzo
A chiudere l’ampio contributo del curatore dell’opera, nonchè direttore della della fondazione, Marino Viganò, che ha proposto un’affascinante viaggio attraverso i secoli per aiutare gli intervenuti a comprendere la vera essenza dell’araldica, che spesso oggi nel sentire comune è offuscata da miti e luoghi comuni, privi di fondamento storico.
Video Centro Studi Araldici: Il contributo di Marino Viganò
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(Raffaele Coppola)
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